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Cronaca

Processo "Il Detective", sei assoluzioni

Il fatto non sussiste. Si conclude con questa sentenza la vicende giudiziaria che riguarda l'istituto di vigilanza. L'accusa contestava l'estorsione ed un episodio di falso

Tutti assolti nel processo scaturito dall'inchiesta sulle vicende dell’istituto di vigilanza “Il Detective”. Il processo era nei confronti di Carmelo Altomonte, Marco Lenci, Antonina Coiro, Vincenzo Savasta, Maria Russo e Salvatore Privitera che sono stati  assolti. Il nucleo originario  delle accuse si era assottigliato già qualche anno fa, a seguito della dichiarazione di prescrizione che aveva fatto uscire dal processo gran parte degli imputat iniziali, erano rimaste in piedi solo le ipotesi di estorsione ed un falso ed il processo era andato avanti solo per sei persone.

 Accuse che sono cadute al termine del processo che si è concluso con l'assoluzione con la formula "perché il fatto non sussiste". La sentenza è della seconda sezione penale del Tribunale presieduta dal giudice Mario Samperi  e composta dai giudici Fabio Pagana e Claudia Misale. Il pubblico ministero Roberto Conte aveva chiesto la condanna a sei anni per Coiro e Lenci e l’assoluzione per tutti gli altri. A sostenere le ragioni della difesa gli avvocati Pietro Luccisano, Salvatore Saccà e Nunzio Rosso. 

L’inchiesta risale a parecchi anni fa, l'indagine è  infatti del 2008 e riguarda le vicende della società al centro di "lotte intestine". Una delle contestazioni riguardava le pressioni sulle  guardie giurate relative al pagamento dello straordinario in nero ed in misura inferiore rispetto a quella prevista dal contratto di lavoro. Anche queste accuse sono cadute ed è stata disposta l’assoluzione
 

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