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Cronaca

Festa della Tringali, De Luca: “Ha sbagliato perché inesperta. La punizione? Lasciarla al suo posto”

Mentre è pronta l'interrogazione parlamentare al Miur per il buffet di compleanno all'Antonello, il sindaco chiede una relazione all'assessore-dirigente scolastica. E a MessinaToday spiega: “Forse è meglio se valuta la possibilità di coniugare due attività molto impegnative”

Accertamento sui fatti, sulle responsabilità e sulla fonte dei contributi economici per pagare la festa per il compleanno a scuola della dirigente-assessore Laura Tringali. Sarà questo il contenuto della interrogazione parlamentare che il deputato del Pd Pietro Navarra sta indirizzando al Ministero della pubblica istruzione, sulla scorta delle richieste dei consiglieri comunali del gruppo, per vederci chiaro sul buffet con una quindicina di persone all'alberghiero Antonello. Comprendere, ancora, se gli studenti erano impegnati nello svolgimento dell'attività didattica e capire se è routine dell'istituto far coincidere laboratori ed esercitazioni curriculari con eventi interni e privati, come pensionamenti e altre ricorrenze. 

Non accennano a placarsi dunque le polemiche sul taglio della torta all'istituto di viale Giostra. Paradossalmente a offrire maggiori elementi di contestazione è stata la stessa Tringali durante la conferenza stampa per spiegare l'accaduto. Ma mentre si invocano ispezioni del ministero, dell'Ufficio scolastico regionale e il consigliere comunale Salvatore Sorbello invoca anche l'intervento della polizia municipale per individuare i partecipanti al banchetto, le richieste di dimissioni non sono al momento contemplate dal sindaco di Messina Cateno De Luca che ha già chiesto all'assessore Tringali una relazione dettagliata sull'accaduto.

"Laura Tringali è una persona perbene, rispettata e benvoluta da tutti coloro che l’hanno frequentata", spiega il sindaco Cateno De Luca. "Quando avrò il quadro chiaro valuterò e deciderò. Non bisogna essere troppo precipitosi in queste circostanze e non bisogna farsi tentare dalle eccessive provocazioni e strumentalizzazioni", spiega il primo cittadino.

Una vicenda che diventa anche l'occasione per riflettere sul tritacarne impazzito della politica che seleziona in modo non sempre coerente su cosa indignarsi. Vince chi mantiene i nervi saldi. Quelli che anche il sindaco vuole tenere in questa occasione. 

"Laura è un’ottima dirigente scolastica, apprezzata da colleghi, docenti e studenti - è la riflessione del sindaco affidata a MessinaToday -  Laura ha da pochi mesi assunto l’impegno di assessore comunale, dimostrando competenza e passione nella cura delle deleghe che le ho affidato. Laura, però, ha sbagliato, secondo me, non solo nel tenere comportamenti inopportuni, ma soprattutto nel reagire alle critiche ricevute con l’atteggiamento di un qualunque cittadino che intende far valere le sue ragioni", spiega ancora De Luca. "Laura è ancora inesperta dei “rischi del mestiere”: per un politico o un amministratore pubblico essere attaccato o insultato è, purtroppo, la regola, mentre essere sostenuti o elogiati è l’eccezione. E ciò può accadere, talvolta, a prescindere dai meriti e dai demeriti. Il dibattito politico si nutre spesso di “cuttigghi” e saperli disinnescare è un’arte che non si apprende in poco tempo. Ecco perché a volte è più utile scusarsi anche di cose per le quali a nessun altro le scuse pubbliche verrebbero richieste. Non credo che tra i doveri di un sindaco vi sia quello di indagare e di esprimere giudizi sulla vita privata o professionale dei propri assessori", prosegue De Luca. 

"Credo invece – ed il mio non è facile sarcasmo – che, nel caso specifico, la punizione più pesante che si possa  infliggere alla Tringali sarebbe quella di farle continuare a fare l’assessore comunale in un contesto così difficile sul piano politico, amministrativo e culturale. Un ambiente in cui ci si indigna per un – sia pure inopportuno – taglio di torta, mentre si resta indifferenti di fronte agli attacchi ed alle offese violente e sessiste che la stessa Laura ha di recente dovuto subire", spiega De Luca. 

"Semmai, Laura deve valutare meglio la possibilità di coniugare due attività molto impegnative. Essere contemporaneamente assessore di una grande città e dirigente di un prestigioso istituto, richiede un impegno straordinario – che comunque  fino ad oggi non è mai mancato – ma soprattutto esige una forte capacità di resistere alle provocazioni politiche ed alle pressioni mediatiche e necessita di molta più concentrazione e nervi saldi. Su questo Laura dovrà riflettere prima di ogni mia valutazione definitiva che arriverà a mente serena dopo aver letto con attenzione la relazione che le ho chiesto", conclude. 

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