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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

“Ciao Aurì, forse eri troppo per un mondo così crudele”, strazianti i funerali al Duomo per la 14enne vittima a Ganzirri

La lettera dei compagni affranti per la perdita di Aurora De Domenico morta nell'incidente stradale sabato sera mentre andava ad una festa. Il monito di padre Schifilliti: “Troppe vite falcidiate sulle strade, ognuno faccia la propria parte”

Ce l'hanno fatta a leggerla, non ci credevano neanche loro alla vigilia del funerale. Ma ce l'hanno fatta. Tra le lacrime e gli abbracci e quelle magliette bianche con al centro una scritta rosa, il colore preferito di Aurora, così come quella frase che ora risuona come un presagio: everything to fate, tutto al destino. 

La loro lettera alla compagna di giochi, di feste, di viaggi, di studio che non c'è più, vittima di un incidente stradale a soli 14 anni, resta comunque un inno alla vita mentre qualche mamma piange e sussurra: “Andate a casa, abbracciate i vostri figli, perchè nessuno sa quando li perderemo.  E' un attimo”.

Sì, proprio un attimo, il tempo di una manovra sbagliata sulla Consolare Pompea, ormai per tutti la strada della morte dopo tre giovanissime vittime in pochi mesi. Aurora De Domenico era sullo scooter con il fratello uscito dall'ospedale con un permesso per assistere alle esequie in Cattedrale, la gamba destra ingessata.

L'omelia è stata affidata a padre Tanino Schifilliti della comunità di San Gabriele, da sempre vicino alla famiglia: ha sposato i genitori di Aurora, Alessandro e Marilena, e battezzato entrambi i figli. Ma come trovare le parole di fronte ad un evento così destabilizzante? Allora niente parole, meglio il silenzio. “Dio bisogna trovarlo pure lì - ha detto padre Schifilliti - nel silenzio che sfocia anche nelle lacrime”, e ha invitato tutti alla preghiera, al silenzio e al pianto. Poi un monito: “Troppi morti sulle strade, ognuno faccia la propria parte”.

“Basta pericoli nelle strade del terzo quartiere”

Tanti i ragazzi in cattedrale, ma tanti anche gli insegnanti con la dirigente scolastica del La Farina, Giuseppina Prestipino, che non sono mancati per l'ultimo saluto. La dirigente ha annunciato il progetto di dedicare ad Aurora un concorso letterario e il primo premio sarà consegnato a settembre del 2020, quando Aurora avrebbe compiuto 16 anni.

Al funerale, oltre il vicesindaco Salvatore Mondello con la fascia tricolore e una delegazione dell'associazione familiari e vittime della strada guidata dalla presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, anche padre Francesco Pati che insegna al La Farina e che ha letto alcuni passi del Vangelo. E poi gli amici di famiglia, tanti, che mamma Marilena ha voluto ringraziare per essere stati così vicini in questi giorni. 

La dirigente del La Farina: “Lavoreremo insieme per elaborare il lutto”

Tra palloncini che volano per la terza volta in un mese in piazza Duomo, risuonano le parole degli amici di Aurora, i messaggi letti fra i singhiozzi. Anche loro saranno segnati per sempre da questo lutto. Ecco una delle lettere che hanno letto in chiesa:

La lettera dei compagni di Aurora

Ciao auri,
Come va lassù? Vogliamo immaginarti in un posto migliore di questa realtà diventata ormai cosi triste da quando non sei più qui. Chi si sarebbe mai aspettato una cosa del genere? 

Doveva essere una serata speciale in cui riunirci tutti dopo tanto tempo, purtroppo però è andata diversamente. Nonostante tutto, in questi ultimi giorni abbiamo avuto la possibilità di starci vicini l’un l’altro e di riflettere su ciò che la tua amicizia significasse per noi. 

Con quegli occhioni azzurri e il tuo sorriso contagioso riempivi di allegria anche le nostre giornate più brutte; con la tua forza e la tua positività ci hai sempre aiutato nei momenti più bui; con la tua spontaneità sei sempre riuscita a mostrare la vera te. Ogni persona che ti voleva bene, che teneva a te, adesso ha una missione da portare a termine con determinazione: continuare ad emanare, come te, positività ed allegria in qualunque situazione e sorridere ogni volta che un ricordo legato a te torna alla mente. È veramente difficile accettare tutto questo: forse eri troppo per un mondo così crudele. Non doveva succedere, ma come credevi anche tu stessa, tutto è in mano al fato, al destino.

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Continueremo a riviverti in quel ghiacciolo alla menta che tanto ti piaceva, in quelle unghie finte che seminavi ovunque, in ogni tintinnio simile a quello dei tuoi tanti bracciali e in ogni tramonto che amavi fotografare. Sarai sempre presente in quelle piccole cose che ti cambiano la giornata e in tutto cioè che fa spuntare il sorriso sulla faccia di chi ti amava.

D’ora in avanti cercheremo di goderci anche per te le esperienze che tu non hai potuto vivere, con la consapevolezza di avere un angelo accanto a noi.

La tua inspiegabile mancanza ci ha permesso e ci permetterà di vedere il mondo con occhi diversi, apprezzando anche le cose più banali che la vita ci regala.

Rimarrai per sempre nei nostri cuori.


Alessio, Alice, Annarita, Eleonora, Gaetano, Giuseppe, Laura, Paolo, Silvia e Umberto

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