Milazzo, arzilla 82 enne aiuta i carabinieri ad arrestare due ladri
Era rientrata ed aveva trovato la casa svaligiata il 14 dicembre. I dettagli che hanno permesso di risalire all'identità di due catanesi in trasferta
A 82 anni ma la mente lucida come quella di una ragazzina. E' stata proprio la capacità di mettere a fuoco più di un elemento che ha consentito ai carabinieri di arrestare due catanesi che il 4 dicembre scorso avrebbero svaligiato la sua casa portandole via tutto: personal computer e gioielli per un valore complessivo di 20 mila euro.
L'arresto dei carabinieri di Milazzo che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto – Ufficio G.I.P. nei confronti di Giuffrida Ivan, 45enne, e Alessandria Rosario Maurizio 50enne, gravemente indiziati del reato di furto in abitazione aggravato, in concorso.
Il provvedimento restrittivo scaturisce dalla richiesta di applicazione di misura cautelare avanzata dalla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata dal Procuratore Emanuele Crescenti. Le attività di indagine svolte dai carabinieridi Milazzo e coordinate dal Sostituto Matteo De Micheli, in particolare, hanno permesso di ricostruire e di identificare i responsabili di un furto in abitazione avvenuto nella mattinata del 4 dicembre 2019 ai danni dell’anziana milazzese, che quella mattina nel rincasare scoprì di essere stata derubata di un personal computer, e dei suoi gioielli, collane, orecchini, anelli, orologi, dal valore complessivo di 20 mila euro.
I carabinieri hanno ricostruito l’episodio grazie anche alla lucidità della denunciante che ha ricordato come nel lasciare la propria abitazione aveva incontrato nella strada di casa, due uomini vestiti di nero, che senza aver posto alcuna domanda le dissero di essere stati da una vicina.
I militari hanno acquisito le immagini dei sistemi di video sorveglianza della zona e dopo aver individuato due soggetti che in quella mattinata ciclicamente ripercorrevano la stessa strada, sono riusciti a risalirne all’identità, anche perché già noti alle forze dell’ordine poiché gravati da precedenti specifici.
Le individuazioni fotografiche e le dichiarazioni di alcuni testimoni hanno consentito di acquisire pertanto gravi indizi di colpevolezza a carico dei due soggetti catanesi, che nella mattinata saranno portati al carcere di Catania, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
