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Cronaca

Rubano tre motorini nascondendoli su un furgone, arrestati due uomini dopo un inseguimento

A dare l’allarme il proprietario di uno dei tre motocicli che ha assistito al furto da casa sua. L'intervento delle Volanti

Scoperti mentre rubavano tre motorini nel cuore della notte proprio dal proprietario di uno di questi ma sono stati arrestati dagli agenti della sezione Volanti della polizia e sono accusati di rapina impropria in concorso e resistenza a pubblico ufficiale. Si tratta di un trentunenne e di un trentenne, entrambi catanesi, bloccati ed arrestati al termine di un pericoloso inseguimento in zona Gazzi.

A dare l’allarme il proprietario di uno dei tre motocicli che, vistosi portare via il mezzo sotto casa, non ha esitato a denunciare il furto in atto, indicando posizione e tipologia del mezzo, un furgone a bordo del quale i rei avevano caricato il motociclo e si stavano allontanando.

Immediato l’intervento dei Poliziotti impegnati nel controllo del territorio che hanno individuato e raggiunto il furgone intimando inutilmente l'alt. I due si sono lanciati in una folle corsa, probabilmente nel tentativo di arrivare in autostrada e dileguarsi. Nuovamente raggiunti, hanno provato a mandare fuori strada i Poliziotti sterzando ed impattando contro la Volante. Infine, hanno abbandonato il furgone in corsa fuggendo a piedi in un ultimo tentativo di sottrarsi all’arresto. Tentativo risultato vano, considerato che i Poliziotti delle Volanti sono riusciti ad ammanettarli e sottoporli ad immediato arresto.

A bordo del furgone, insieme allo scooter appena trafugato, gli Agenti inoltre ne hanno trovati altri due, anch’essi rubati nel corso della notte. I successivi accertamenti sul furgone hanno dimostrato che anche quel mezzo su cui viaggiavano era stato asportato il giorno prima in zona Paternò (CT).

Si è pertanto proceduto a contattare immediatamente i legittimi proprietari dei rispettivi motocicli e del furgone, procedendo così alla riconsegna. Rinvenuti e sequestrati a bordo del furgone anche gli strumenti utilizzati verosimilmente per forzare i mezzi asportati, tra cui cacciaviti, una pistola smonta gomme, una tronchesina ed alcune chiavi a bussola.

I due arrestati, denunciati anche per i reati di ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli e danneggiamento ai beni dello Stato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati trasferiti presso la casa circondariale di Messina Gazzi in attesa di convalida del G.I.P..

Si precisa, in ogni caso, che il procedimento pende tuttora in fase di indagini preliminari, e che, in ossequio del principio di non colpevolezza, fino a sentenza definitiva di condanna sarà svolto ogni ulteriore accertamento che dovesse rendersi necessario, anche nell’interesse degli attuali indagati.

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