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VIDEO | Servizi sociali, Garante per l'Infanzia in commissione: "I nostri bambini chiedono aiuto, sugli affidamenti resta tanto da fare"

Fabio Costantino fa il punto sull'aumento dei disagi e i passi avanti che sono stati fatti per la trasmissione al tribunale minorile degli atti sul destino dei minori del Centro affidi. Ma occorre restare vigili. E sul bonus psicologo...

La pandemia ha messo a dura prova la nostra salute mentale, scatenando paure e ansie difficili da gestire in maniera autonoma. Ci siamo ritrovati dall'oggi al domani a dover fare i conti con un virus invisibile e sconosciuto, che ha sconvolto il nostro modo di vivere. A patire maggiormente i nostri ragazzi che oggi sono stati al centro dei lavori della Commissione dei Servizi sociali al Comune dove ha relazionato il Garante per l'Infanzia, Fabio Costantino. 

Il Garante ha spiegato i passi avanti che sono stati fatti per la trasmissione al tribunale minorile degli atti sul destino dei minori del Centro affidi che aveva registrato ritardi finiti al centro di dure polemiche. "Le richieste sui flussi di affidamento sono state in parte evase ma ancora tanto rimane fa fare", ha detto il garante. Che ha messo in evidenza anche come aumentano i disagi.

E a proposito di disagi mentre all'Ars si discute la possibilità di istitutire la figura dello psicologo di base, dal governo arriiva anche il via libera via libera al bonus di assistenza psicologica.

Soddisfazione per il provvedimento è stato espresso anche da Costantino. "Da psicologo - spiega - so quanta gente in questo momento chiede sostegno di un tecnico per elaborare i temi emotivi secondari alla pandemia".

In crescita il disagio mentale durante la pandemia Covid

Negli ultimi tempi, e non solo tra i giovani, si è registrato un aumento dei sintomi di ansia e depressione ma anche degli episodi di autolesionismo e dei suicidi, come effetto collaterale al Covid. Il tutto si è tradotto in un aumento dell'85% del consumo di farmaci non soggetti a prescrizione come gli ansiolitici e gli psicotropi e nell'incremento del rischio suicidario del 63%, rivela uno studio condotto dalla Fondazione The Bridge. Si tratta di un'ondata di disagio mentale nata o acuitasi con la pandemia, che ha spinto moltissime persone a rivolgersi ad uno specialista. Da qui prende vita il bonus psicologo, ossia un sostegno economico che lo stato offre ai cittadini con redditi medio-bassi per sostenere le spese di psicoanalisi. Il provvedimento è volto a "potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per fronteggiare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia, trauma da stress", si legge nel documento approvato nella notte. Verranno stanziati in tutto 20 milioni di euro:

  • 10 saranno destinati al potenziamento delle strutture già esistenti (specialmente i servizi per la neuropsichiatria per l’infanzia e l’adolescenza);
  • 10 milioni per il bonus psicologo.

Bonus psicologo: cos'è, chi ne ha diritto, come funziona, a quanto ammonta

Il bonus psicologo è un "un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia fruibili presso specialisti privati regolarmente iscritti all’albo degli psicoterapeuti". Ma a quanto ammonta e chi ne ha diritto? Il bonus psicologo sarà parametrato alle diverse fasce Isee: avrà un importo massimo di 600 euro annui a persona e non andrà solo ai redditi più bassi, come avviene solitamente per i bonus, ma sosterrà anche quelli più alti, con il limite Isee fissato a 50mila euro. Sono escluse dalla platea dei potenziali beneficiari le persone fisiche con Isee superiore a 50.000 euro. Potranno beneficiarne i cittadini italiani senza alcun limite di età dopo prescrizione medica e la diagnosi del disagio. Secondo la relazione tecnica questo intervento raggiungerà una platea di almeno 16mila persone circa. "Le modalità di presentazione della domanda per accedere al contributo, l’entità dello stesso e i requisiti, anche reddituali, per la sua assegnazione sono stabiliti con decreto del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge", si legge nel documento. 

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