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Cronaca Lipari

Ginostra, centinaia di sacchi della spazzatura accatastati sulla battigia: l'appello dei residenti

Una discarica abusiva rimane per settimane in attesa di essere smaltita dalle navi che si occupano del servizio mentre le mareggiate trascinano in acqua la spazzatura inquinando i fondali

Rifiuti accatastati per intere settimane accanto all'approdo delle navi e degli aliscafi in attesa di essere trasportati sulla terra ferma. Questo è quanto accade da anni a Ginostra, dove i cittadini si sono stancati e hanno presentato un esposto alle autorità competenti per segnalare ancora una volta la situazione di degrado, decisi ad andare fino in fondo alla questione.

"I rifiuti di tutta la borgata vengono accumulati, a nostro avviso illegalmente, dagli operatori ecologici e per mascherare tale grave presunta illegalità qualcuno ha pensato bene di piazzare alcuni cassonetti così da giustificarsi e far passare l’idea che trattasi solo di innocenti cassonetti di prossimità quando è comprovato che si tratta a tutti gli effetti di un centro di stoccaggio e trasferenza illegale che viola tutte le norme in materia", scrivono in una nota. "Più volte in passato le mareggiate hanno spazzato via i rifiuti inquinando ulteriormente (come se non bastasse il percolato che si riversa in esso da tale zona) il mare e diventando potenziale pericolo per le imbarcazioni e la fauna marina", aggiungono. 

Lo scorso 26 settembre, a peggiorare la situazione di degrado, anche la rimozione dei cassonetti per scongiurare il rischio che con l'ennesima mareggiata il mare potesse ingghiottire anche i carrabili. I rifiuti vengono adesso depositati in grossi sacchi neri a terra nella stessa area dove prima c'erano i cassonetti rimanendo per giorni in attesa che la nave li rimuova, con tutte le conseguenze del caso: animali, cattivi odori e scoli che dalla battigia arrivano al mare. 

"Oggi i cassonetti sono semi pieni al porto Pertuso mentre i sacchi (oltre un centinaio) continuano a essere depositati davanti al porto di Protezione Civile - prosegue la nota - Questo fatto dimostra a pieno quello che sosteniamo da sempre, cioè che si tratta di un centro di stoccaggio e trasferenza illegale a tutti gli effetti. Esistono diverse soluzioni che consentirebbero di superare queste illegalità ma stranamente non vengono prese in considerazione e si continua a sostenere che si tratta dell’unico posto possibile ove depositare i rifiuti e all’occorrenza o convenienza si sostiene che trattasi di banali cassonetti di prossimità come in tutti i posti del mondo", concludono. 

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