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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Bufera sulle offese di Feltri al Sud, Catalfamo: “Inaccettabili, i nostri medici in trincea per salvare la Lombardia"

Le reazioni del capogruppo all'Ars della Lega dopo le dichiarazioni del direttore di Libero in tv. Il presidente dell'Ordine dei giornalisti "Posso solo chiedere scusa a mio nome e a quello della stragrande maggioranza di colleghi"

“Riteniamo gravissima l’affermazione del direttore Vittorio Feltri resa al salotto televisivo di Mario Giordano. E ciò nonostante il suo chiarimento arrivato oggi (l’inferiorità del Sud è economica)”. Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati regionali della Lega Sicilia per Salvini Premier per tramite del capogruppo all’Ars, il messinese Antonio Catalfamo dopo quello che è diventato un nuovo caso: l’attacco al Sud di Vittorio Feltri.

Il direttore di Libero, l'altra sera, durante una puntata della trasmissione "Fuori dal coro", condotta su Rete 4 da Mario Giordano, ha detto: "Perché mai dovremmo andare in Campania? A fare i parcheggiatori abusivi? I meridionali in molti casi sono inferiori".

Inutile dire che tutto il Meridione è insorto anche perché non è certo la prima volta che il giornalista si lascia andare a dichiarazioni politicamente scorrette.

“Sappia il direttore Feltri – scrive la Lega - che di certo ai meridionali non piace avere il pil più basso d’Europa o  aver avuto per decenni promesse di miracoli politici mai avviati. 

E’ fuori luogo argomentare in una maniera così spicciola la provocazione del governatore della Regione Campania.  Si resta stupiti del fatto che un uomo e un professionista della sua esperienza non sia nuovo a questo tipo di dichiarazioni che mal nascondono un atteggiamento razzista nei confronti del Sud.  Una terra per troppo tempo abbandonata dallo Stato alla criminalità  e al divario industriale.  Al Direttore di Libero rispondiamo: meglio inferiori economicamente che moralmente.  E ai giudizi e ai pregiudizi sulla nostra gente, prima di tutto italiana, tutti i meridionali rispondono  con le centinaia di medici e infermieri, volontari, studenti, tutti provenienti dal Sud, che in queste ore, proprio in Lombardia, stanno dando il meglio di sè per salvare la vita a chi è stato colpito dal coronavirus”.

Sul caso è intervenuto anche il presidente dell'Ordine dei giornalisti Carlo Verna, con una lettera indirizzata al sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Dopo avere ricordato le sue origini napoletane, Verna ricorda che Feltri è iscritto all'albo professionale e lo definisce "noto anche per la sua capacità di essere urticante, in passato pure in maniera brillante ma negli ultimi tempi fuori dalle righe e meritevole di ampie reprimende come seminatore d’odio. In tanti - prosegue - scrivono per sollecitare di metterlo fuori della nostra comunità professionale. Si può fare attraverso un regolare procedimento guidato da un autonomo consiglio di disciplina. È competente quello del luogo dove il giornalista è iscritto, ovvero nel caso specifico quello della Lombardia, che naturalmente deve essere attento sempre nelle sue pronunce alle libertà garantite dall’articolo 21 della Costituzione, anche se sottolineo il principio di non discriminazione insito nell’articolo 3 noto per sancire l’uguaglianza, e ai giuristi indicherei la strada della valutazione della cosiddetta legge Mancino. È lo stato diritto che dal 2012 ha voluto la separazione dei poteri anche nell’ambito degli ordini professionali. Con chi giudica nessuno può interferire. Sarebbe come chiedere conto a un Presidente del consiglio dell’azione, dell’omissione o della fondatezza della pronuncia di un magistrato. Non si può fare. Posso solo chiedere scusa a mio nome e a quello della stragrande maggioranza di colleghi che hanno lo stesso tesserino di Feltri, per il reiterato atteggiamento di vacua ostilità. Lo trovo indegno ma mi adeguo e amo Milano come Napoli, di cui sono sempre rimasto orgoglioso cittadino".

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