"Giornata del mare", i messinesi si godono il Forte San Salvatore
L'evento organizzato dalla Marina Militare. Visite anche alla Lanterna del Montorsoli
I messinesi tornano al Forte San Salvatore. Si è da poco conclusa l'apertura straordinaria della base navale della Marina Militare in occasione della "Giornata Nazionale del Mare". Il Forte e la Lanterna del Montorsoli sono stati protagonisti di visite guidate a partire dalle nove di questa mattina. Tante le presenze di cittadini, grandi e piccoli, incuriositi dai due monumenti simbolo della città che non sempre è possibile visitare. Per l'occasione la Marina Militare ha messo a disposizione un bus navetta.
L'evento è nato per sviluppare in grandi e piccini la cultura del mare e valorizzarlo come elemento di grande valore culturale, scientifico ed economico, dai traffici marittimi alle risorse sottomarine.
"Il mare è vita, benessere, prosperità e progresso per l’Italia - si legge nel comunicato della Marina Militare - Paese che si protende sul mare con i suoi 8.000 chilometri di coste e che dipende fortemente – in ragione della sua economia prettamente di trasformazione – dall’approvvigionamento di materie prime (90%), di risorse energetiche (80% del petrolio e 57% del gas) e dal trasferimento via mare delle proprie esportazioni (55%). L’insieme delle attività dell’economia del mare italiana (blue economy) rappresenta una componente determinante per l’intera economia nazionale e, nel 2018, è arrivato a produrre 46,7 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 3 per cento del prodotto interno lordo complessivo. I dati soprariportati sono solo alcuni tra quelli che possono dare un’idea della valenza del mare per l’Italia, una penisola che si protende nel cuore del Mar Mediterraneo – che costituisce una vera e propria cerniera di tre continenti (Europa, Africa, Asia) – che pur rappresentando solo l’1% della superficie acquea globale è interessato dal 20% del traffico marittimo mondiale (25% del traffico container), che sale al 30% per quanto riguarda il petrolio e al 65% per le altre risorse energetiche comprese quelle trasportate dai gasdotti sottomarini. Il Mediterraneo è inoltre il centro geografico, geopolitico ed economico di una serie di arterie digitali formate da cavi che scorrono sott’acqua e attraverso cui transita quasi tutto il traffico internet mondiale".
A margine, nella sede della Lega Navale Italiana, un importante incontro sui più significativi temi collegati al mare come risorsa del territorio messinese. Al tavolo tanti relatori che si sono avvicendati nel corso della mattinata.
I temi trattati
Transizione energetica del Porto di Messina” (Prof.ssa Francesca Pellegrino, Ordinario di Diritto della Navigazione - Università di Messina); “Il Fronte a Mare Urbano” (Prof. Francesco Cardullo, Ordinario di Progettazione architettonica dell’Università di Reggio Calabria); “L’idea del Fronte a Mare come Identità Urbana” (Prof. Arch. Clara Stella Vicari Aversa, Ricercatore di Progettazione Architettonica - UniRC); “Demanio Marittimo e sport acquatici” (Dott. Federico Franchina, Ricercatore in Diritto della Navigazione - UniME); “Aspetti giuridici del Crocerismo” (Dott.ssa Emilia Vermiglio, Assegnista di diritto della Navigazione - UniME) ed inNine, “Pescaturismo e Ittiturismo” (Dott.ssa Mariagiulia Previti, Dottore di Ricerca in diritto della Navigazione - UniME).
L’occasione, alla presenza di una interessata platea e dei rappresentanti della Capitaneria di Porto di Messina e dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, si è rivelata di rilevante spessore culturale e informativo su temi che devono costituire le basi per la futura rinascita dell’economia cittadina e che sono cari alla Lega Navale poiché in linea con le proprie Ninalità statutarie.