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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

La scure dei green pass sugli spettacoli, Raco annulla il concerto: “E' illegale e anticostituzionale”

Il cantautore musicista non si esibirà a Torre Faro. Una questione che sta facendo saltare spettacoli in tutta Italia e divide non solo il mondo degli artisti fra chi ritiene utile e chi invece accusa di mascherare con questo strumento l’obbligo vaccinale. Intanto il governatore Musumeci lancia l'ennesimo appello: “Vaccini unico strumento per contrastare la crescita di nuovi contagi”

Niente green pass, niente concerto. Salta lo spettacolo di Giulio Raco nell’isola pedonale di Torre Faro, previsto per lunedì 16 agosto. Ad annullare l’evento è stato lo stesso cantautore che si definisce “preoccupato e rattristato” per l’obbligo del green pass.

Il cantautore musicista afferma che “…a fronte delle richieste  di certificazioni vaccinali e/o green pass per potermi esibire insieme alla mia band, mi sento costretto a dover rinunciare al mio concerto del 16 agosto a Faro all'isola pedonale “e manifesta preoccupazione “per la piega che tutta questa vicenda sta prendendo (comparto scuola ecc..)”.

“Voglio rammentare – scrive Raco - che le richieste pervenutemi di obbligo di presentare certificazioni vaccinali e/o green pass sono illegali e discriminatori della persona umana e vanno contro i trattati internazionali sui diritti umani. Tali trattati sono superiori alla costituzione stessa. Andremo avanti in qualche modo comunque”.

Nei giorni scorsi era stato l’attore e regista Tino Caspanello, direttore artistico del Teatro Pubblico Incanto, ad annullare le repliche dei suoi spettacoli definendo lo strumento  “discriminante” per gli spettatori. “Non vogliamo assistere alla disfatta della cultura – aveva spiegato Caspanello – il green pass  è uno strumento che costringe chi non vuole o non può vaccinarsi a pagare per fare un tampone e poi pagare il biglietto per andare a teatro”.

La questione green pass sta facendo saltare spettacoli in tutta Italia e divide non solo il mondo degli artisti fra chi lo ritiene utile per contenere il diffondersi dell’epidemia e chi rileva problemi di incostituzionalità e accusando di imporre il green pass per mascherare l’obbligo vaccinale.

Vaccini che vedono la Sicilia in grave ritardo, contestualmente al lievitare di casi Covid che rischiano di portarla in zona gialla già dopo Ferragosto. Ieri il presidente della Regione Nello Musumeci ha lanciato l’ennesimo appello a vaccinarsi.

"La crescita dei contagi in Sicilia, come in Sardegna e in altre località oggi fortemente interessate dalla mobilità delle persone, è un dato di fatto che va anzitutto contrastato con l’unico strumento disponibile: la vaccinazione ”, ha detto il governatore.

“Non è possibile – spiega - che, malgrado i mezzi enormi messi a disposizione, si continui a fare finta di nulla, non è possibile che si ignori come la gran parte dei ricoverati siano soggetti non vaccinati, non è possibile continuare ad alimentare questo fatalismo al ribasso. Inutile leccarsi le ferite dopo, se prima si continua a fare finta di niente. Vaccinarsi, ha ricordato il presidente Mattarella, è un dovere civico per tutti coloro che sono nelle condizioni di poterlo fare".

Le parole di Musumeci arrivano nel giorno in cui la Sicilia infrange il muro dei mille nuovi casi di Covid in 24 ore: 1.134 per l'esattezza e vede il tasso di occupazione dei posti letto salire inesorabilmente spalancando le porte della per nulla ambita zona gialla.

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