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Cronaca

"Ingiusta e illegittima discriminazione", otto docenti messinesi dicono no al Green Pass

I professori di Unime hanno aderito all'iniziativa promossa a livello nazionale dai colleghi di Milano, Genova e Verona

Ci sono anche otto professori messinesi tra i sostenitori dell'iniziativa nazionale contro il Green Pass. Si tratta dei docenti dell'università di Messina Antonella Arena, Dario Caroniti, Dino Costa, Mauro Federico, Pier Luca Marzo, Francesco Parisi, Alessandro Tripodo e Daniele Tranchida.

I promotori sono Marco Bassani, ordinario Storia delle Dottrine Politiche a lla stalle di Milano, Carlo Lottieri, docente di Filosofia del Diritto a Verona, Paolo Becchi dell'Università di Genova ed Andrea Zhok, associato di Filosofia morale a Milano.

"Molti tra noi - si legge nel comunicato - hanno liberamente scelto di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid-19, convinti della sua sicurezza ed efficacia. Tutti noi, però, reputiamo ingiusta e illegittima la discriminazione introdotta ai danni di una minoranza, in quanto in contrasto con i dettami della Costituzione (art. 32: Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”) e con quanto stabilito dal Regolamento UE 953/2021, che chiarisce che “è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono state vaccinate” per diversi motivi o “che hanno scelto di non essere vaccinate".

Un'azione incostituzionale per Massimo Cacciari che ha puntato il dito contro l'obbligo vaccinale. "Il mio discorso non è contro i vaccini. E' che non possono essere obbligatori, e mi meraviglio che la Corte Costituzionale non sia intervenuta perché su questo l'interpretazione della Costituzione è inequivocabile". "Credo che ci debba essere la scelta di ciascuno di noi -ha proseguito Cacciari- che valuta sulla base del rapporto costi/benefici, un principio che la Corte Costituzionale ha sempre adottato. L'obbligo può avvenire sempre laddove ci sia l'assoluta certezza che non ci sia nessun rischio. Non può essere da nessuna parte sottoscritto, si vedano le posizioni delle stesse industrie farmaceutiche. E infatti il governo non ha adottato l'obbligo della vaccinazione".

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