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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Green pass obbligatorio per i lavoratori: per i trasgressori niente stipendio ma nessuna sospensione

Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Certificazione verde necessaria dal 15 ottobre. Prezzi calmierati per i tamponi. Tutte le nuove regole per dipendenti, collaboratori e datori di lavoro

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto legge che rende obbligatorio il green pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati dal 15 ottobre al 31 dicembre. Il provvedimento è quindi in vigore da oggi. Se alcuni passi sono quindi già operativi ricordiamo che - per dar tempo ai datori di lavori di adeguarsi alle disposizioni - l'obbligo di esibire il certificato verde nei luoghi di lavoro pubblici e privati si applicherà dal 15 ottobre.

Green pass, cosa cambia

Dal 15 ottobre, e fino al 31 dicembre, ci sarà quindi l'obbligo di esibizione del certificato nei luoghi di lavoro, pubblici e privati. Tuttavia rispetto al testo licenziato dal Consiglio dei ministri i lavoratori che ne saranno sprovvisti non percepiranno lo stipendio, ma non ci saranno sospensioni o licenziamenti. Via libera anche ai tamponi calmierati non solo nelle farmacie ma anche nelle strutture convenzionate. Green pass obbligatorio, infine, anche per i magistrati ma non per avvocati, consulenti, periti e testimoni. 

Rimane la sospensione dello stipendio già dal primo giorno ma non le sanzioni disciplinari

La disposizione si applica a tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi  titolo,la propria attività lavorativa o di formazioneo di volontariato presso le amministrazioni pubbliche e private anche sulla base di contratti esterni. Non si applica ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale sulla base di  idonea certificazione medica.

I datori di lavoro sono tenuti a verificare il rispetto delle prescrizioni. Entro il 15 ottobre 2021 dovranno definire le modalità operative per l'organizzazione delle verifiche, anche a campione, individuando con atto formale i soggetti  incaricati dell'accertamento.

Chi è sprovvisto della certificazione verde al momento dell'accesso al luogo di lavoro è considerato assente ingiustificato, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti retribuzione né altro compenso o emolumento.

Per le imprese con meno di quindici dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata è prevista sostituzione con sospensione del rapporto di lavoro per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta. In caso di violazione del divieto di accesso al luogo di lavoro senza green pass si rischiano multe fino a 1.500 euro. Le sanzioni sono irrogate dal Prefetto sulla base delle comunicazioni inviate dai soggetti incaricati all'accertamento.

Menzione a parte per la giustizia: il green pass è richiesto a magistrati ordinari e onorari, amministrativi, contabili e militari, e ai componenti delle commissioni tributarie. Esenti coloro che accedono ai palazzi di giustizia ma estranei alle amministrazioni come avvocati, consulenti, periti, testimoni e parti dei processi.

Cambia anche la durata del green pass, esteso fino a 12 mesi per i vaccinati e i guariti dal Covid. Tuttavia il green pass sarà valido dal giorno stesso della vaccinazione e non più dopo i 15 giorni dalla somministrazione del vaccino. I tamponi rapidi saranno a prezzo calmierato nelle farmacie e in tutte le strutture sanitarie convenzionate, autorizzate o accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale e autorizzate dalle regioni alla somministrazione di  test antigenici fino al 31 dicembre.

Fonte Today.it

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