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Cronaca

Green pass dei lavoratori e manifestazioni no vax, riunione in questura per definire i controlli operativi

I rappresentanti delle Forze dell'Ordine hanno fatto il punto in vista tra 48 ore dell'entrata in vigore del provvedimento governativo. Possibili sospensioni di iniziative in piazza contro le vaccinazioni anticovid e il possesso del certificato verde

Anche a Messina si definiscono le modalità operative delle Forze dell'Ordine chiamate a vigilare dal 15 ottobre sul possesso del green pass di dipendenti pubblici e privati. Oggi in questura una prima riunione, se ne terrà a quanto pare un'altra domani, tra i rappresentanti di polizia di Stato, carabinieri, Guardia di Finanza e polizia municipale. Sotto analisi le verifiche sulla nuova disposizione che entrerà in vigore tra 48 ore: fino al 31 dicembre 2021, quando è prevista la scadenza dello stato d'emergenza, la certificazione verde diventa obbligatoria in tutti i luoghi di lavoro. L'obbligo riguarda tutti i lavoratori: i privati; il personale delle amministrazioni pubbliche; il personale di autorità indipendenti, Consob, Covip, Banca d'Italia, enti pubblici economici e organi costituzionali. Il vincolo vale anche per i titolari di cariche elettive o di cariche istituzionali di vertice. L'obbligo è esteso ai soggetti, anche esterni, che svolgono a qualsiasi titolo la propria attività lavorativa o formativa presso le pubbliche amministrazioni. Per quanto riguarda i lavoratori privati, sono tenuti a possedere e ad esibire su richiesta i certificati verdi per accedere ai luoghi di lavoro.

Al datore di lavoro spetta organizzarsi per i controlli, entro venerdì 15 ottobre, pena una multa tra i 400 e i 1.000 euro. Ogni amministrazione/azienda è autonoma nell'organizzare i controlli, anche a campione ma almeno per il 20% dei dipendenti, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell'accesso ai luoghi di lavoro e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell'accertamento delle violazioni. È opportuno utilizzare modalità di accertamento che non determinino ritardi o code all'ingresso. Il lavoratore, pubblico o privato, è considerato assente ingiustificato senza diritto allo stipendio fino alla presentazione del pass. Le sanzioni per chi va al lavoro senza pass vanno da 600 a 1.500 euro, più quelle "disciplinari" dei "contratti collettivi di settore". Si perde ogni altra componente della retribuzione, anche previdenziale, con carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario. I giorni di assenza non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità. Nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta. Inoltre il datore di lavoro deve poi effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell'applicazione della sanzione amministrativa.

Nel corso della riunione in questura si è anche discusso dei controlli all'organizzazione di manifestazioni no vax e no green pass tra capoluogo e provincia e della loro sospensione dopo quanto avvenuto sabato scorso a Roma con l'assalto alla sede nazionale Cgil. 

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