rotate-mobile
Martedì, 3 Ottobre 2023
Cronaca

Gli incendi devastano i Colli, la denuncia di Legambiente: "Poco personale costretto a turni massacranti"

La nota dell'associazione dopo i roghi che hanno bruciato le colline messinesi. Il punto sulle carenze d'organico

Ad appena un mese di distanza Messina torna a leccarsi le ferite a causa degli incendi. Lo scorso 26 agosto le fiamme hanno incenerito i boschi dei Colli Sanrizzo lasciando devastazione nel più importante polmone verde a pochi chilometri dal centro cittadino. Fumo e cenere dove prima c'erano erba e tanti alberi, questo il quadro desolante dopo pochi giorni. Ma ancora una volta i roghi mettono in evidenza la carenza d'organico tra vigili del fuoco e guardia forestale i cui operatori non si risparmiano e spesso vanno oltre le proprie possibilità.

Sulla vicenda è intervenuta Legambiente Messina con una nota che accende i riflettori sul numero esiguo di operatori.  "Occorre purtroppo notare ancora una volta, come già più e più volte rilevato da molte parti che la capacità di intervento di antincendio boschivo è assolutamente inadeguata tanto quanto a forze disponibili tanto quanto a dotazione di mezzi e capacità reale di intervento del personale".

Legambiente cita poi due episodi significativi accaduti proprio durante gli interventi per arginare le fiamme.

"Durante gli incendi di fine luglio, alcuni nostri soci si trovavano nei pressi di Massa San Giorgio, nel tentativo di proteggere un piccolo appezzamento di terreno a forza di secchi d'acqua e battifuoco. Dopo che già il fuoco era passato tutto intorno al terreno e restavano perlopiù solo focolai isolati, un mezzo leggero dei vigili del fuoco arrivava, con due vigili a bordo, stremati da turni massacranti (14 ore il giorno prima, a quanto riferito); i due vigili chiedevano ai nostri di poter riempire la cisterna del mezzo, al che, pur facendo presente che l'unica acqua disponibile arrivava con una pressione insignificante, veniva comunque accettata. Informati del fatto che in un terreno vicino si trovava un serbatoio ad uso agricolo di grande capienza dove poter rifornirsi d'acqua, riferivano che la cosa non era possibile a causa del fatto che il loro mezzo non disponeva di una pompa per aspirazione"

"Nella giornata di ieri, un nostro socio ha percorso il sentiero didattico che parte da puntale Ferraro, passando a ridosso delle zone appena percorse dal fuoco per constatare la situazione; al ritorno sulla strada principale, incrociava un forestale alla guida di un pandino di servizio, il quale, vedendolo arrivare dal sentiero, chiedeva a lui informazioni sullo stato delle cose... che tale constatazione non la stessero facendo i forestali stessi appare paradossale. In quei momenti, peraltro, i canadair (fortunatamente) continuavano ad effettuare lanci continui sul bosco, ma non vi era più un fronte definito del fuoco quanto piuttosto una serie di focolai sparsi, piccoli ma chiaramente potenziali esche per la ripartenza delle fiamme. In questo quadro i lanci aerei sono molto dispersivi, mentre un serio intervento da terra potrebbe essere risolutivo; ovviamente occorrono squadre composte da persone sufficientemente giovani, ben attrezzate e competenti... e fatta salva la competenza (e in molti casi l'abnegazione) che non si mette in dubbio, le altre due caratteristiche perlopiù scarseggiano".

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli incendi devastano i Colli, la denuncia di Legambiente: "Poco personale costretto a turni massacranti"

MessinaToday è in caricamento