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Prima notte tranquilla dopo 48 ore di fuoco nel Messinese, i vigili mantengono i doppi turni

Si fa la conta dei danni in molte aree della provincia da presentare alla Regione per lo stato di calamità, intanto sugli incendi di luglio è polemica sul trattamento riservato alla Sicilia

La prima notte più tranquilla per migliaia di abitanti della provincia. Sono stati spenti tutti i roghi che nelle ultime 48 ore avevano tenuto sotto scacco vaste zone della tirrenica: da Villafranca a Condrò passando per Capo Calavà e Caronia le aree che con le amministrazioni comunali stanno facendo la conta dei danni tra auto bruciate, case e locali danneggiati o distrutti dalle fiamme, terreni bruciati, da consegnare alla Regione. In molti hanno fatto rientro a casa dopo le evacuazioni anche se ci sono situazioni critiche che permangono.  

Anche per oggi i vigili del Fuoco saranno comunque impegnati in doppi turni per chiudere una delle settimane più dure del 2023. 

Intanto su quanto provocato dagli incendi del luglio scorso  è stato proposto un emendamento al decreto legge n. 132 per consentire il versamento dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria in scadenza nei mesi di luglio ed agosto 2023 e non versati, senza l'applicazione di sanzioni e interessi, entro il 31 dicembre 2023. "Facciamo appello alle forze di maggioranza e a tutti i parlamentari siciliani affinché sostengano questa norma”. E’ l’appello lanciato dal segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo per sostenere l’emendamento presentato al Senato dal vicecapogruppo, Antonio Nicita. 

Il 26 luglio scorso infatti la Regione Siciliana aveva deliberato lo stato di crisi e di emergenza regionale a seguito degli incendi e dell'eccezionale ondata di calore verificatisi dal 23 luglio 2023.

Due giorni dopo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con un proprio comunicato (n.125), precisava che “una volta definite con precisione le zone interessate dalle calamità, si farà carico delle esigenze di cittadini e di imprese danneggiate dagli eventi naturali eccezionali e imprevedibili che hanno colpito alcune zone d’Italia.

"Ma dopo il comunicato ministeriale, incredibilmente, non si sono avute più notizie - sostiene il Pd - ll contrario, in Lombardia, non solo si è proceduto, ma con il dl n. 132 si stabilisce una ulteriore proroga.

“Ancora una volta la Sicilia viene penalizzata rispetto ad altre regioni. E visto il totale silenzio del Governo Meloni, abbiamo proposto un emendamento – spiega Nicita - per i soggetti che non abbiano potuto effettuare i versamenti dei tributi, dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria in scadenza nei mesi di luglio ed agosto 2023, in conseguenza degli eccezionali eventi incendiari nei Comuni della Regione Sicilia per i quali la Regione medesima ha dichiarato lo stato di emergenza”.

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