Operazione Faust, dallo scambio politico mafioso al tentato omicidio: indagini anche in provincia di Messina
L'inchiesta della procura di Reggio Calabria ha portato a 49 arresti tra cui il sindaco di Rosarno. Tra i reati contestati anche traffico di stupefacenti e detenzione illegale di armi. Gratitudine e apprezzamento del generale Cavallo
Anche la provincia di Messina coinvolta dell’operazione denominata “Faust” che ha portato agli arresti di 49 persone, ritenute responsabili – in particolare – di associazione di tipo mafioso, scambio elettorale politico - mafioso, traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, tentato omicidio, usura e procurata inosservanza di pena.
VIDEO | I “diavoli” volevano prendersi il Comune
L’operazione dei carabinieri di Reggio Calabria, guidati dal colonnello Marco Guerrini e coordinati dal procuratore Giovanni Bombardieri, a conclusione di indagini della Procura– Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, è scattata alle prime luci dell’alba, a Rosarno, Polistena e Anoia, nonché nelle province di Messina, Vibo Valentia, Salerno, Matera, Brindisi, Taranto, Alessandria e Pavia.
L’indagine ha consentito di acclarare la radicata e attuale operatività della cosca Pisano, conosciuti come i diavoli di Rosarno. Agli arresti domiciliari sono finiti anche il sindaco di Rosarno, Giuseppe Idà e un consigliere comunale, Domenico Scriva, che sarebbe stati eletti anche in cambio della promessa di incarichi nell’organigramma comunale a uomini di fiducia della consorteria criminale.
L'apprezzamento del generale Cavallo
Parole di gratitudine e apprezzamento sono state manifestate dal comandante interregionale carabinieri, generale Gianfranco Cavallo, al generale Andrea Paterna, al colonnello Marco Guerrini e a tutti i militari delle componenti territoriali e speciali dell’Arma impegnati nella vasta operazione antimafia della Dda di Reggio Calabria.
Cavallo, insediatosi pochi giorni fa al vertice del Comando che ha competenza sulle regioni di Sicilia e Calabria ha rimarcato l’importanza dell’indagine che si è basata sull’azione corale dei carabinieri che ha visto impegnati uomini e donne delle carie componenti investigative e territoriali dei comandi di diverse province del meridione e del nord.