Sanità, inchiesta sul caso Alagna: respinta la misura di sospensione ma lui si è già dimesso
La gip Pastore non ha ravvisato gli elementi per dare seguito alla richiesta della procura. La decisione non è ancora stata notificata formalmente ai legali che non hanno potuto visionare nemmeno il fascicolo
La misura interdittiva della sospensione a carico dell’ormai ex commissario dell’Asp Bernardo Alagna è stata respinta dal gip Ornella Pastore che non ha ravvisato gli elementi per dare seguito alla richiesta della procura.
La notizia arriva comunque dopo le dimissioni del manager presentate all’indomani della notizia di una indagine con l’accusa di corruzione per le pressioni politiche che avrebbe ricevuto – secondo l’accusa - dall’onorevole Tommaso Calderone attraverso un intermediario.
Per il giudice delle indagini preliminari non ci sarebbe la prova di “pressioni” che abbiano avuto un seguito così come la stessa nomina di Alagna ai vertici dell’Asp decisa dall’allora direttore generale La Paglia non può essere considerata come “indebita” e non ci sono elementi per affermare che la stessa sia stata effettuata per le pressioni dell’onorevole barcellonese.
Una decisione, quella del Gip, che però non è ancora stata notificata formalmente ai legali del dottore Alagna che non hanno potuto nemmeno visionare il fascicolo agli atti dell’inchiesta, negato per esigenze legate alle indagini.
“Confidiamo nell’operato della magistratura e siamo sicuri delle nostre posizioni - spiega a MessinaToday l’avvocato Flavia Buzzanca che difende Alagna insieme ad Alessandro Pruiti - Appello della procura alle decisioni della Gip, o quant’altro dovesse accadere, l’affronteremo comunque con serenità perché il dottore Alagna rivestiva tutti i titoli adeguati per accedere all’incarico ai vertici dell’Asp. Era forse l’unico anzi a poter accedere a quel ruolo dopo oltre quarant’anni di servizio ed esperienze nel campo della sanità. Comunque nulla ci è stato ancora notificato in merito alle decisioni del gip”, conclude l’avvocato Buzzanca con amarezza. Anche perché quelle decisioni il suo assistito le ha potute apprendere solo dai giornali. “L’unico momento di confronto è stato quello del 13 settembre scorso quando ha chiarito la sua posizione rispondendo a tutte le domande di Gip e pm”.
Ma indiscrezioni continuano a trapelare. Oggi la Gazzetta del Sud pubblica la notizia di tredici indagati, agli atti dell’inchiesta, oltre l’ex commissario dell’Asp Alagna e quattro medici assunti dall’Asp durante l’emergenza Covid anche una serie di dipendenti per vicende legate alla gestione ospedaliera tra Asp e ospedale di Barcellona.