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Cronaca

Inchiesta per truffa e riciclaggio a Catanzaro, indagato un architetto messinese

Si tratta del 67enne Sandro Cardillo, i finanzieri del comando provinciale calabrese hanno notificato l'ordinanza emessa dal Gip di Lamezia Terme

C'è anche un architetto messinese tra gli indagati dell'inchiesta a Catanzaro sulla truffa aggravata ai danni dello Stato e dell'Unione Europea, riciclaggio e autoriciclaggio. Si tratta del 67enne Sandro Cardillo. I reati contestati, a vario titolo, dalla procura di Lamezia Terme riguardano anche Vittorio Macchione, 69enne architetto di Nocera Terinese (provincia di Catanzaro); Rossella Macchione, 37 anni di Nocera Terinese e dipendente dell'Anci; Claudia Macchione, ingegnere 30enne di Nocera Terinese. A loro i finanzieri del Comando provinciale di Catanzaro, eseguendo un'ordinanza cautelare emessa dal Gip di Lamezia Terme, hanno notificato un provvedimento cumulativo di divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, divieto di svolgere attività imprenditoriali, di ricoprire uffici direttivi di società, sia di capitali che di persone, e di svolgere attività professionali per le quali è necessaria l'iscrizione in albi professionali per un periodo di dodici mesi. Lo stesso provvedimento è stato emesso nei confronti di tre imprese (Rogical S.r.l., con sede a Lamezia Terme, proprietaria dell'Hotel Mondial di Nocera Terinese; Architetto Cardillo S.r.l.s., con sede in Falerna; Sviluppotek S.r.l., con sede a Nocera Terinese), destinatarie di un sequestro preventivo per un valore pari a quasi 415mila euro. La Guardia di Finanza ha passato al setaccio le pratiche di finanziamento transitate per il Dipartimento "Turismo, Spettacolo e Beni Culturali" della Regione Calabria, individuando anomalie in quella della Rogical S.r.l., che aveva ottenuto un finanziamento comunitario per ristrutturare e ammodernare l'Hotel Mondial di Nocera Terinese.

Ma le indagini avrebbero accertato che gli indagati erano riusciti a ottenere illecitamente il finanziamento comunitario presentando un progetto di ristrutturazione edilizia con importi sovradimensionati e incassando la prima tranche di fondi pubblici pari a quasi 300mila euro. L'importo, ottenuto fraudolentemente e provento della truffa, veniva canalizzato attraverso i conti correnti delle tre società per poi tornare alla Rogical S.r.l., giustificando formalmente le transazioni finanziarie con il pagamento delle fatture gonfiate o la corresponsione di acconti per acquisti immobiliari mai perfezionati. In seguito, gli indagati avevano realizzato una complessa operazione di riciclaggio ed autoriciclaggio "circolare" grazie a uno schema finanziario che ha determinato un ulteriore profitto illecito di 115mila euro. Vittorio Macchione, dominus della Rogical S.r.l. e della Architetto Cardillo S.r.l.s., aveva infatti artificiosamente "gonfiato" i costi delle opere in muratura prospettati alla Regione Calabria, indicando falsamente nella richiesta di finanziamento l'importo di poco più di 700mila euro per tali opere e omettendo di produrre qualunque tipo di preventivo. Al disegno criminoso hanno partecipato entrambe le figlie dell'architetto, Rossella Macchione (che all'epoca della richiesta di finanziamento della prima tranche era amministratore unico della Rogical) e Claudia Macchione (amministratore unico della Rogical S.r.l), nel momento in cui è stata avanzata la richiesta di pagamento del saldo del finanziamento.

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