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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Falsi tamponi per ottenere il green pass, nei guai un medico e tre operatori

I quattro professionisti a capo di un sodalizio criminale che agiva in piena pandemia utilizzando gli strumenti di un laboratorio d'analisi. Oltre un centinaio i soggetti che hanno beneficiato della truffa

La guardia di finanza ha sgominato un sodalizio criminale che in piena pandemia emetteva green pass tramite la falsificazione dei tamponi Covid. A capo della banda un medico, radiato dall'albo per aborti clandestini, e tre operatori sanitari, adesso raggiunti dall'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria dopo l'inchiesta della guardia di finanza. 

VIDEO | Tampone e green pass falso anche a chi era obbligato a vaccinarsi per lavoro

Così come appurato dalle Fiamme Gialle, la truffa avveniva tramite degli strumenti di un laboratorio di analisi,  la risultanza di falsi tamponi veniva inserita nella piattaforma sanitaria Sirges, ottenendo, mediante portale telematico, i green pass base. Un giro d’affari sicuramente significativo, atteso il documentato utilizzo di tale illecito schema almeno da parte di 132 soggetti messinesi, compreso chi aveva l'obbligo vaccinale per motivi di lavoro. I costi per singolo tampone variavano da un minimo di 10 euro ad un massimo di 20.

L’operazione odierna testimonia come, nonostante la curva pandemica registri ormai dati positivi, fatte salve eventuali recrudescenze future, la soglia di attenzione della Guardia di Finanza e dell’autorità giudiziaria nell’attività di contrasto alle frodi ed a tutela della salute pubblica sia sempre altissima. Il provvedimento emesso nella fase delle indagini preliminari è basato su imputazioni provvisorie, che dovranno comunque trovare riscontro in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio, nel rispetto, pertanto, della presunzione di innocenza che l’art. 27 della Costituzione garantisce ai cittadini fino a sentenza definitiva passata in giudicato.

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