Sarà un’inchiesta a chiarire le cause della morte di Santo Salvatore, noto per i tifosi del Messina come “Farinella”, avvenuta lo scorso 30 maggio. Il sostituto procuratore Piero Vinci ha avviato un fascicolo con l'ipotesi di omicidio colposo che vede un medico iscritto nel registro degli indagati. Un atto dovuto dal momento che, prima dei funerali, è stato necessario eseguire l’autopsia. 

 Nei giorni scorsi l'ultimo c'è stato saluto a Santo Salvatore che ha visto grande partecipazione dei tifosi. Noto come Farinella, era uno dei fondatori del Nocs, uno storico club giallorosso e aveva sempre seguito la squadra del Messina.

Prima dei funerali è stata però eseguita l’autopsia  e si attendono adesso gli esiti dell'esame medico legale Subito dopo il decesso, infatti, i familiari , attraverso l’avvocato Salvatore Silvestro, hanno presentato una denuncia chiedendo di sapere se questa morte poteva essere in qualche modo evitata.

Nella denuncia presentata presso i carabinieri di Camaro i familiari hanno ripercorso tutta la vicenda fino agli ultimi giorni di vita. Il 15 gennaio scorso l'uomo era stato operato per l’asportazione di una massa tumorale alla gola all’ospedale di Taormina. L’intervento sembrava riuscito tanto che un mese dopo era stato dimesso con una cannula che gli permetteva di respirare, i medici gli spiegarono che con il tempo l’avrebbero estratta e il foro che si era creato si sarebbe risanato.

A metà maggio la cannula era stata tolta. Purtroppo sia quando aveva la cannula che quando gli è stata tolta -come raccontano i familiari nella denuncia- l’uomo aveva difficoltà respiratorie e per questo  motivo si era recato spesso a visita all’ospedale di Taormina.

Lo scorso 30 maggio si era sentito male, si sentiva soffocare, purtroppo  la corsa verso il pronto soccorso si è rivelata inutile, per lui non c'è stato nulla da fare.