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Cronaca

Vigili urbani, il procuratore De Lucia: “Nessuna indagine sugli accertamenti non delegati dalla Procura”

Il capo dei pm smentisce l'indiscrezione circolata ieri in relazione alla lettera di contestazione su "attività di indagine svolta in totale e non consentita autonomia". E sull'inchiesta sciatori...

La Procura di Messina smentisce notizie di stampa secondo le quali ci sarebbe un'inchiesta sui vigili urbani della città dello Stretto. "E' destituita di ogni fondamento- dichiara all’Ansa il procuratore Maurizio De Lucia - la notizia secondo la quale, in relazione ad accertamenti di polizia giudiziaria non delegati dalla Procura della Repubblica, 'ci sarebbero parecchi indagati per abuso di ufficio e falso in atto pubblico' tra i vigili urbani di Messina".

Ieri, l’indiscrezione è circolata con insistenza, un tam tam anche tra gli agenti della polizia municipale, dava per certo anche iscritti nel registro degli indagati, con riferimento alle contestazioni già mosse dal procuratore con una lettera al sindaco di Messina Cateno De Luca per le procedure adottate “in più occasioni dagli uffici di polizia municipale di Messina”.

Ieri il sindaco ha commentato nella sua pagina facebook  la notizia dell’indagine a carico dei vigili – poi smentita dal procuratore - anticipando che sarà l’assessore Dafne Musolino a rispondere alle contestazioni mosse dal capo dei pm per le "attività di indagine svolte in totale e non consentita autonomia".

Di certo c’è che tali rilievi sono stati mossi, anche con riferimento al caso degli sciatori. La domanda, avrebbe detto Lubrano, sorge spontanea: perché allora la nota di contestazione se non si ravvisano reati?

Ma c’è di più: in un’intervista alla Gazzetta del Sud, De Lucia ha precisato che “è destituita di ogni fondamento la notizia che circola sui social, relativa alla trasmissione del procedimento relativo ai cosiddetti sciatori alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Le indagini come da competenza ordinaria sono svolte nei termini di legge dalla Procura della Repubblica di Messina».

Era stato anche il sindaco a ventilare in alcuni suoi interventi, compreso quello di ieri, l’ipotesi che fosse la procura di Reggio Calabria a indagare sui vacanzieri tornati dalla neve nella prima fase del lockdown. La competenza della procura reggina avrebbe significato il coinvolgimento diretto di magistrati o loro congiunti.

Oggi il chiarimento del procuratore che non sembra destinato a mettere comunque fine alla polemica e sarà interessante leggere le controdeduzioni sulle quali lavora l’assessore Musolino.

“Paradossale però è un fatto – ha scritto ieri De Luca -  se la polizia municipale si occupa di ambiente - prostituzione - furto di energia elettrica ecc ecc allora va bene ma ... se si occupa degli sciatori allora non va più bene... ma a marzo 2020 ve lo ricordate tutti quello che è successo? – ha ricordato il sindaco - Un gruppo di persone rientrando dai territori della zona rossa dopo una vacanza sulla neve non facevano le comunicazioni all’Asp e non osserva il periodo di isolamento... chi andava a giocare a tennis, chi riceveva clienti nel proprio studio, chi frequentava i tribunali, chi faceva esami diagnostici, chi si recava a visitare anziani pazienti in case di riposo...  e in tutto questo l’avere tutelato la salute pubblica sembra essere diventato un crimine, mentre chi ha violato le norme sanitarie ancora non ha ricevuto neppure un richiamo. Ancora più paradossale – ha concluso -  mi sembra il fatto che vengano mosse accuse alla Polizia Municipale mentre tutto tace nei confronti di chi ha violato la normativa sanitaria!”.

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