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Incidenti stradali

E' morto il ciclista investito a Taormina: "Vola alto Giovanni, fatti valere anche lassù"

Non ce l'ha fatta l'atleta del Barbagianni's travolto ad aprile da un'auto in un incidente che ha coinvolto una comitiva messinese di 18 ciclisti. Il cordoglio di amici e parenti

Non ce l’ha fatta Giovanni Boccaccio, il ciclista messinese centrato da un auto il 3 aprile scorso a Taormina.

Dopo mesi di sofferenze che si sono alternate a speranze e preghiere, l’atleta del “Barbagianni's Team” è morto circondato dall’affetto di amici e parenti.

Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi, L’uomo era stato ricoverato in coma farmacologico e denunciato il 70enne automobilista di Carini per l'incidente che ha coinvolto una comitiva messinese di 18 ciclisti. Negli ultimi tempi aveva dato qualche segnale di ripresa poi un arresto cardiaco ha di nuovo compromesso la situazione.

La notizia della sua morte ha registrato tanto cordoglio fra gli atleti che erano al suo fianco.

"Non avremmo mai voluto darvi questa notizia ma il nostro Giovanni è volato via - si legge nel profilo fb di Barbaggianni's - Era uscito di casa con la gioia di trascorrere una lieta giornata, ma la triste signora nascosta tra le anse di una maledetta curva era pronta a fendere la sua falce. A nulla sono valse le nostre preghiere, invocazioni, suppliche il cerchio per lui purtroppo si è chiuso. Tante cose ancora gli restavano da compiere su questa terra, vedere crescere i figli, rendere felici le persone con la sua arte, gioire e far gioire delle piccole cose che la vita terrena ci riserva, invecchiare serenamente con la sua Katia. L'Altissimo però per lui aveva altri programmi. Forse aveva bisogno di qualcuno che facesse risplendere ancor più le stelle, forse aveva bisogno di qualcuno che ravvivasse il blu del cielo e chi meglio di lui con la magica arte delle sue forti mani. Vola alto Barbagianni, dispiega le tue forti ali, sfodera gli artigli e fatti valere anche lassù. Veglia sulla tua famiglia e su tutti noi che con te abbiamo condiviso tanti bellissimi momenti che però hai pagato a caro prezzo. Ciao Giovanni".

"Il giorno di Santo Stefano, il primo Martire della fede Cristiana - scrive un altro atleta in uno dei tanti post a lui dedicati - noi Barbaggianni, siamo tornati a Taormina, una tappa che 8 mesi fa, ci aveva fatto sperimentare una brutta tragedia, che ci ha lasciato col fiato sospeso, per te Giovanni, tanta speranza, tanta preghiera, che sembrava nonostante tutto, essere stata accolta, poi di nuovo, il baratro. Hai aspettato che tornassimo nel luogo dell'incidente, e se anche abbiamo fatto una strada diversa, tu la tua l'avevi ben chiara, andare a pedalare, con il nostro Michele scarponi e tutti coloro, che come noi hanno una grande passione, che è la bici. Ciao Giovanni amico come pochi, possa tu pedalare insieme agli Angeli. Un grande abbraccio a tutta la tua Famiglia".

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