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Cronaca

Talpe e accessi abusivi al sistema informatico della procura, le intercettazioni: "Hai capito chi è Di Giorgio?"

L'ordinanza del Gip Maria Militello squarcia un velo sulla gestione di appalti e sulla segretezza del lavoro dei magistrati antimafia di Messina. Secondo l'accusa altre persone hanno "rubato" informazioni riservate per Marcello Tavilla. I 400 euro che incastrano l'ex assessore Giorgio Muscolino

Accessi abusivi al sistema informatico in uso alla procura, ombre sulle indagini dei giudici che dovrebbero restare all'oscuro di tutti per evitare l'inquinamento delle prove. Angelo Parialò - secondo l'ordinanza sull'operazione Ottavo Cerchio firmata dal Gip Maria Militello - non ha agito da solo nel mettere in crisi la segretezza del lavoro dei magistrati, lavoro protetto da misure di sicurezza ma secondo l'inchiesta non più di tanto. Una persona avrebbe agito in concorso con l'autista addetto alla guida di autovetture di servizio presso la procura e in particolare del magistrato della direzione antimafia Vito Di Giorgio. E potrebbero essere più di uno gli operatori abilitati che avrebbero aiutato Parialò ad acquisire informazioni protette da segreto istruttorio su Marcello Tavilla tra gli arrestati dell'inchiesta, persone ancora non identificate. L'operazione di procura e Squadra mobile della polizia di Stato è stata messa a segno all'alba di oggi. 

Inchiesta Ottavo Cerchio, undici arrestati 

 "Il 23 settembre viene registrato - si legge - l'incontro tra Tavilla e Parialò nel corso del quale questi gli presenta Domenico - evidentemente Domenico Artino - del quale aveva chiesto l'assunzione e Tavilla si mostra disponibile dopo averne parlato con i suoi soci e invita il giovane a fargli avere i documenti personali e il curriculum". Tavilla commenta con la Fiorentino che il dottor Di Giorgio sta indagando su di lui ma che Parialò gli ha svelato che sul suo conto non ci sono elementi: "...Hai capito con chi è giovedì...con Di Giorgio...lui gli fà la scorta...hai capito chi è Di Giorgio?...Il Procuratore...quello che sta indagando...a me..eh...ma lui lo sa però...certo...e lui mi ha detto che non c'è niente...". Il 3 ottobre Parialò chiama Tavilla e gli sollecita l'assunzione di Artino e Tavilla lo rassicura. Dalla nota del procuratore aggiunto Di Giorgio, datata 27 dicembre 2019, risulta che Tavilla non è indagato e che il procedimento risulta ancora in fase di indagini preliminari, era stata rigettata dal Gip richiesta delle intercettazioni sulle utenze in uso all'arrestato. 

L'appalto del parcheggio di Camaro sottomontagna

"Lo mettiamo nella torta a questo qua...non manca a noi...basta una fetta all'Autorità portuale": parte dalle intercettazioni dell'undici febbraio 2019 tra Pietro Ferrante e Francesco Manganaro l'inchiesta Ottavo Cerchio che ha portato agli arresti sull'assegnazione e le mazzette degli appalti. Tra gli altri l'aggiudicazione dei lavori per la sistemazione del parcheggio facente parte del complesso Sottomontagna contestato all'ex assessore e amministratore di condominio Giorgio Muscolino, a Tavilla e Cinzia Fiorentino. "Il 5 settembre - si legge - la Fiorentino comunica a Tavilla che sono arrivati facendo chiaramente riferimento al denaro per i lavori del Condominio Sottomontagna, Fiorentino comunica a Muscolino che ha problemi ad incassare l'assegno, all'interno dell'autovettura Tavilla e la Fiorentino contano i quattrocento euro da consegnare a Muscolino. Tavilla: "Questi sono di Giorgio?" Fiorentino al Tavilla: "E dammeli". Fiorentino: "Sono 670". Tavilla: "100,200, 300, 400 sono di Sottominchia...". Fiorentino: "Quale Sottominchia, i minchia ce l'ho io di Giuseppe non ti confondere". Tavilla: "No Sottomontagna di coso, di Muscolino...". Poco dopo giunge all'interno dell'autovettura Muscolino e dal tenore della conversazione - prosegue l'ordinanza - si ha la conferma, quale fosse ancora necessaria, dell'effettiva dazione del denaro all'amministratore in ossequio all'accordo corruttivo". Tavilla prima di congedarsi chiede a Muscolino di fargli avere altri lavori del Comune attraverso il presidente dell'Arisme, l'Agenzia comunale per il Risanamento: "Ti volevo dire stai di sopra a questo del Comune a questo avvocato come cazzo si chiama...Scurria...eh però prendiamoli i lavori".  

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