Capodoglio spiaggiato a Vulcano, esperti a lavoro per capire com'è morto: potrebbe aver ingerito plastica
La carcassa non mostra segni di collisione con imbarcazioni o ferite da reti da pesca. Le analisi del team di Filicudi Wild Conservation insieme al Cert
Potrebbe aver ingerito plastica il capodoglio trovato spiaggiato a Vulcano nei giorni scorsi. Ieri si è conclusa l'indagine approfondita sulla carcassa, effettuata dalla dottoressa Chiara Bruno referente per i casi di spiaggiamento dell'associazione Filicudi Wildlife Conservation e da volontari dell'isola di Vulcano, coordinati dagli esperti del Cert e dal dottor Roberto Puleio dello Izs.
Nonostante le condizioni pessime dei resti, è emerso che si tratta di un individuo maschio giovane di 8 metri che non presenta segni evidenti né di collisione con imbarcazione ne di intrappolamento in attrezzi da pesca. Sono stati prelevati diversi campioni di epidermide in diverse aree del corpo dell'animale per effettuare analisi più approfondite.
Nelle prossime ore, gli esperti continueranno l'indagine per valutare di spostare la carcassa in luogo più idoneo per effettuare una ipotetica necroscopia e capire se c'è stata ingestione di plastica. Altre cause di morte di origine patologica sono impossibile da valutare dato che gli organi interni sono oramai liquefatti e la carcassa presenta un rigonfiamento notevole nella zona addominale dovuto ai gas presenti.