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Cronaca

"Ospedali privi di tamponi rapidi molecolari", Laccoto si rivolge all'assessore Razza

Dure accuse all'azienda sanitaria dal parlamentare regionale che interroga la Regione. I test servono per consentire il ricovero dei pazienti non affetti da covid-19. La replica del direttore sanitario Alagna

Ospedali messinesi privi di tamponi rapidi molecolari necessari per ricoverare i pazienti. A sostenerlo è il parlamentare regionale di Italia Viva Pippo Laccoto che ha denunciato i fatti in un'interrogazione urgente al governo Musumeci e si domanda “quali siano i motivi di questa grave disfunzione che si ripercuote negativamente sui servizi sanitari pubblici”. Laccoto ricorda la circolare dello scorso maggio 2020 secondo cui “tutti i pazienti che transitano da Pronto Soccorso e che necessitano di ricovero e/o intervento chirurgico, nei primi 30 giorni e fino a nuova verifica dell’andamento epidemiologico sul contagio, devono essere sottoposti a tampone rinofaringeo”. Si tratta di un provvedimento essenziale che rientra nelle misure di prevenzione e protezione per contenere il rischio di ripresa di focolai epidemici da Covid, ma “l’Asp di Messina - secondo Laccoto - sta procurando un gravissimo disservizio: le stesse strutture ospedaliere si rivolgono a laboratori privati per l’esecuzione dei test necessari inevitabili ricadute dal punto di vista economico, della qualità dei servizi sanitari resi e dell’immagine dell’Azienda Sanitaria”. Secondo l’on. Laccoto è “l’ennesima prova di una cattiva gestione dell’emergenza Covid da parte dell’Asp di Messina: la Regione corra subito ai ripari”.

"Non è un problema di tamponi ma di reagenti - risponde il direttore sanitario Asp Dino Alagna - che abbiamo riordinato e dunque gli ospedali torneranno a essere forniti". 

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