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Cronaca

Gli autisti record di Atm, alla guida del bus anche per 13 ore consecutive

Straordinari massacranti pur di arrotondare lo stipendio. Ma per i sindacati c'è chi va oltre i limiti previsti dalla legge non rispettando neanche il riposo tra un servizio e l'altro. La denuncia su sicurezza a rischio per dipendenti e passeggeri

Alla guida del bus per tredici ore consecutive. E' il record di un pugno di autisti Atm che quasi ogni giorno accettano turni massacranti per la necessità di arrontondare lo stipendio e coprire, in parte, la carenza di personale.

Straordinari che assicurano più soldi in tasca, circa 2500 euro mensili, ma espongono a rischi, per se stessi e per l'utenza. Così come denunciato in più occasioni dai sindacati.

I turni da record

Diversi i casi di turni da record. Come si evince dalla tabelle, c'è chi ha iniziato alle 5 di mattina, continuando a guidare fino al tardo pomeriggio. In mezzo solo pochi minuti di sosta al capolinea, a volte sacrificata se si viaggia in ritardo. 

Un altro autista ha terminato il proprio turno notturno all'alba e invece di andare a casa si è reso disponibile per lo straordinario. Alla fine è rimasto sul bus anche il giorno successivo.

In altre circostanze è il riposo tra un servizio e l'altro a non essere rispettato. Un autista dovrebbe fermarsi per almeno 8 ore, ma c'è chi smonta alle 23 e riprende a guidare già alle 8 della mattina successiva.

Spesso, secondo fonti interne, verrebbero assegnati più turni straordinari al giorno. Il dipendente conferma la propria disponibilità e lo sforamento dei limiti orari sarebbe così inevitabile. 

C'è infatti chi ha raggiunto le 250 ore di straordinario in un solo mese.

Cosa dice la legge

E' il contratto autoferrotranvieri-trasporto pubblico locale a fissare dei limiti sull'orario di lavoro dei conducenti di bus e tram. Si può guidare un mezzo senza interruzioni per un massimo di quattro ore e mezza mentre un turno giornaliero non deve mai superare le nove ore. Solo due volte a settimana si può andare oltre, arrivando comunque ad un massimo di dieci ore, tra servizio regolare e straordinario.

Secondo la normativa un'azienda può, in casi di emergenza, chiedere lo straordinario al proprio personale secondi i limiti di legge. Ma scatta poi la compensazione per recuperare le ore extra garantite.

Un'azione simile è stata fatta dalla stessa Atm la scorsa estate. L'azienda di via La Farina, così come denunciato dai sindacati, avrebbe chiesto agli autisti uno sforzo in più. Un invito rispedito però al mittente dalla maggioranza dei dipendenti. Da qui la volontà della stessa Atm, sempre secondo Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub, di prendere provvedimenti. 

L'esposto all'Ispettorato del Lavoro

Nel febbraio 2019 Filt Cgil e Uiltrasporti avevano segnalato la vicenda direttamente all'Ispettorato del Lavoro. 

Le due sigle hanno rivelato "un forte incremento dei carichi di lavoro e delle prestazioni di lavoro straordinario nei turni applicati al personale autista dell’Atm". Secondo i rappresentanti dei lavoratori "il totale delle ore di lavoro straordinario effettuate da personale autista siano nel mese novembre 2018 pari a 1782 , nel dicembre 2018 pari a 1763  e salgono a 1998 nel mese di gennaio 2019. Un evidente incremento di prestazioni straordinarie , derivante da una carenza di organico sopravvenuta nella qualifica di autista, e che, vista la delicatezza della mansione svolta al servizio dell’utenza trasportata, reputiamo possa mettere  a rischio la sicurezza dell’esercizio".

Una segnalazione che non ha però avuto alcun riscontro. L'Ispettorato del Lavoro, infatti, non sarebbe andato avanti con le opportune verifiche. 

Da qui l'ennesima nota del sindacato che interviene dopo la decisione dell'Atm di precludere la possibilità di straordinario per il personale impiegato nelle Ztl. Una decisione che secondo Fit Cgil e Uil Trasporti andrebbe estesa anche ai dipendenti di altri settori. Autisti in primis.

Pochi autisti e bus in deposito

Nonostante gli sforzi degli autisti di cui sopra, la coperta resta corta. Sistematicamente l'Atm non riesce a soddisfare la domanda, togliendo dal servizio alcune linee per mancanza di conducenti o guasti ai mezzi.

Il passaggio alla Spa, posticipato alla prossima primavera, permetterà di resettare tutto. Ma a fine mese il buco d'organico rischia di allargarsi: scadrà infatti il contratto degli autisti assunti la scorsa estate a tempo determinato.

Le ultime assunzioni in Atm rsalgono allo scorso luglio. Trenta autisti, selezionati sui 49 riconosciuti idonei dal Centro per l'Impiego, sono stati arruolati per sei mesi. Un provvedimento che ha determinato una pioggia di ricorsi presentati dagli esclusi. E in alcuni casi il tribunale ha poi intimato l'assunzione.

Chi è rimasto fuori ha invece sperato in uno scorrimento della graduatoria in virtù dei tanti servizi rimasti scoperti proprio per mancanza dei conducenti.


 

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