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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Gualtieri Sicaminò

“Manomissioni nella zona speciale di Monte Scuderi”, nuovo esposto degli ambientalisti

Contestati gli interventi in contrada Milia in territorio di Gualtieri Sicaminò. “Alterazione dell’equilibrio idrogeologico dei luoghi, nonché delle caratteristiche acustiche"

Legambiente Sicilia torna nuovamente sulle manomissioni ambientali in contrada Milia del Comune di Gualtieri Sicaminò. ZSC (Zona Speciale di Conservazione) “Fiume Fiumedinisi, Monte Scuderi”. Gli ambientalisti hanno presentato un ulteriore esposto alle forze dell’ordine, all’autorità giudiziaria e alla Regione, per segnalare che a seguito di sopralluoghi sono stati notati interventi non conformi alla normativa quali l’apertura con mezzi meccanici di una pista carrabile in terra battuta realizzata a mezza costa, con sversamento dei materiali sbancati dal bordo verso la sottostante valle del torrente Terrate.

Alberi secolari tagliate e strade in deroga alla normativa, l'esposto di Legambiente su Monte Scuderi

“Un’opera – si legge nel documento firmato dall’associazione regionale del Cigno - che ha comportato alterazione dell’equilibrio idrogeologico dei luoghi, nonché delle caratteristiche acustiche, determinando l’eliminazione del fenomeno noto nella zona come montagna dell’eco. Inoltre i detriti spinti a valle hanno parzialmente coperto due carcasse di autoveicolo, che di per sé, pur essendo state trasportate sul posto in anni precedenti, costituiscono grave deturpamento del paesaggio e fonte di inquinamento ambientale”. Dopo aver segnalato anche il ritrovamento nei pressi di un deposito di ramaglie di una cassetta incendiaria, cioè di una cassetta in plastica contenente materiale facilmente combustibile, Legambiente ricorda che ”trovandosi il sito degli interventi in zona vincolata per la tutela del regime idrogeologico del territorio, nell’esecuzione della nuova strada occorre verificare se siano state violate le competenze previe, se cioè non sia stato richiesto il previsto parere dell’Ispettorato forestale e non sia stato redatto un elaborato tecnico che descriva come sarebbe salvaguardato l’equilibrio idrologico naturale; mentre ricadendo in zona ZSC, occorre verificare se l’intervento violi le previsioni di tutela di cui al Piano di Gestione dei Monti Peloritani. Si ribadisce altresì che, tra le manomissioni antropiche, l’apertura di nuove strade è annoverata tra le principali minacce al Sito del Piano di Gestione stesso”.

Da qui la denuncia per “verificare in particolare se sia stata effettuata la necessaria procedura di Valutazione di Incidenza e se i lavori risultino autorizzati, e di adottare i conseguenti provvedimenti”.

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