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Cronaca

Quando Camilleri sostenne i Pinellini: “Andate avanti nell'occupazione del teatro in Fiera”

L'addio al celebre scrittore legato a Messina, dove nel 1977 inaugurò con lo spettacolo Merli e Malvizi il palcoscenico della Campionaria. A Zingaretti, volto del suo personaggio più famoso anche la cittadinanza onoraria del Comune di Montalbano Elicona

Non ci aveva pensato due volte. Ai pinellini che volevano riappropriarsi degli spazi simbolo di Messina dimenticati e abbandonati, aveva dato pieno sostegno.

Mancherà anche per questo Andrea Camilleri, l'inventore del celeberrimo commissario Montalbano, morto all'età di 93 anni. Lascia oltre 100 libri. Tantissimi i messaggi di cordoglio sui social per un grande uomo di cultura che ha educato alla lettura donne e uomini di tutto il mondo, nonostante la sua scrittura in dialetto siciliano che riusciva ad appassionare anche quelli che vivono a Milano, sotto la Madonnina.

Forte la commozione in città, dove tantissimi lo ricordano per l’affetto manifestato in più occasioni.

Camilleri era legato particolarmente al Teatro in Fiera e aveva dato il proprio sostegno all’occupazione nel gennaio del 2013 agli occupanti della struttura ancora oggi purtroppo abbandonata. Un movimento che allora aveva coinvolto tanti personaggi, da Ninni Bruschetta, a Pino Falzea, a Valentina Zafarana. Ma aveva trovato in Andrea Camilleri un sostenitore d’eccezione.

“Sono particolarmente legato al Teatro in Fiera – aveva spiegato il popolare scrittore - poichè lo inaugurai nel 1977 con lo spettacolo Merli e Malvizi di Biagio Belfiore”.

La rappresentazione metteva in scena, per la regia di un altro illustre messinese, Massimo Mollica, la lotta tra due opposte fazioni nella Messina del '600. “È sempre bello – diceva Camilleri - inaugurare un teatro, sentirlo vivere con i primi spettatori che mettono piede al suo interno”.

E' morto Andrea Camilleri, il destino del suo Montalbano già segnato

E incoraggiava chi aveva occupato a Messina quel posto a lui caro: “Spero che questo movimento di recupero alla comunità di spazi culturali abbandonati si diffonda sempre più non solo a Messina ma in tutta  Italia e che una nuova rinascita culturale avvenga, una volta tanto, dal basso e per iniziativa autonoma dei lavoratori dello spettacolo e della cultura”.

Oggi lo ricorda anche Montalbano Elicona che a Luca Zingaretti, il volto televisivo del suo straordinario personaggio Montalbano, ha conferito la cittadinanza onoraria nel 2011. Le motivazioni? “Montalbano sono” non ha reso celebre solo quei vicoli di Ragusa in cui  si giravano le puntate, ma la Sicilia intera. Montalbano Elicona in particolare perché, lʼoriginalità dei romanzi – un fenomeno da 31 milioni di copie - hanno accresciuto anche la notorietà del borgo di Montalbano, inducendo spesso le persone a fare proprio dei collegamenti fra 
il cognome dellʼinterprete principale e lʼantico borgo medievale. Tale vanto ha determinato la decisione dellʼamministrazione comunale guidata  allora dal sindaco Giuseppe Simone di conferire allʼattore romano la cittadinanza onoraria.


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