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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Operazione "Third Family", l'eroina comprata in provincia di Messina: agli arresti anche il barcellonese Restivo

La polizia di Catania ha eseguito un’operazione nei confronti dei membri di un sodalizio criminale. L’attività coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia

L'acquisto di eroina avveniva tramite dei contatti operanti nella provincia di Messina e in carcere è finito anche Francesco Restivo di Barcellona Pozzo di Gotto.

 Nel traffico era stabilmente inserita anche una famiglia di 'caminanti', nomadi di nazionalità italiana che gestivano una piazza di spaccio in contrada Zizulli, nelle campagne di Adrano.

Sono alcuni dei restroscena dell'indaginedella Dda di Catania che ha portato in carcere 21 persone. accusate di essere parte di una banda operante nel territorio di Adrano e collegata alla famiglia mafiosa dei Mazzei. Al vertice, secondo la Dda di Catania, ci sarebbe stato Cristian Lo Cicero, di 35 anni, uno dei 21 in arresto. Le indagini, andate avanti tra l'ottobre 2018 e il novembre 2019, si sono avvalse anche delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. Secondo quanto emerso, Lo Cicero avrebbe approfittato di un vuoto di potere causato dalle divere operazioni di polizia che avevano decimato le compagini avversarie esistenti ad Adrano, come i clan Santangelo-Taccuni e Scalisi. In questo modo il presunto capo dell'organizzazione sarebbe riuscito a conquistare "notevoli spazi - è la tesi dei magistrati -, specie nel traffico e nello spaccio di droga". Nelle sue attività Lo Cicero sarebbe stato aiutato dal fratello, Agatino, di 39 anni, anche lui in cella, e da altri cinque indagati, finiti anche loro in carcere.

Nel corso delle indagini, a riprova della pericolosità e del controllo del territorio esercitato dagli indagati, sono stati effettuati numerosi sequestri di armi: cinque fucili, tre pistole e una bomba a mano. Sequestrate anche munizioni. Documentato, inoltre, il tentato omicidio ai danni di due pregiudicati, uno dei quali minorenne all'epoca dei fatti, scaturito da contrasti connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Ed era la droga il grande business del gruppo criminale smantellato dalla polizia: veniva smerciata ad Adrano ma anche in altri comuni delle province di Catania, Caltanissetta, Enna e Ragusa.

L'approvvigionamento della cocaina avveniva tramite appartenenti al clan Mazzei di Catania, mentre la marijuana veniva fornita attraverso dei canali albanesi.

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