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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca San Fratello

Gare non autorizzate e maltrattamento dei cavalli alla festa del patrono, 17 persone denunciate

I cavalieri che partecipavano alla processione religiosa “Dei tre Santi” di San Fratello accusati di aver sottoposto a fatiche e sevizie gli animali, uno è morto per le ferite riportate

I carabinieri della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, hanno deferito 17 persone, responsabili, a vario titolo, di maltrattamenti di animali, competizioni non autorizzate e mancata esecuzione di ordine legalmente dato. Il tutto verificatosi in data 10 maggio durante i festeggiamenti religiosi dei patroni “Dei tre Santi” in San Fratello.

I militari della stazione di San Fratello, a seguito delle prescrizioni imposte anche per il tramite della Questura di Messina e finalizzate al mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza pubblica, dopo aver visionato le immagini registrate con l’ausilio di militari della Sezione Operativa della Compagnia di Santo Stefano di Camastra, hanno accertato che, in occasione dello svolgimento dell’annuale “festa dei tre santi” tenutasi presso quel centro, nonostante le prescrizioni imposte, parte dei cavalieri partecipanti alla processione religiosa a dorso di cavalli e successivamente identificati a seguito di analisi delle stesse riprese effettuate, si sono resi esponsabili del maltrattamento dei cavalli su cui montavano, ancorché diffidati dai militari impiegati in servizio di ordine pubblico ad astenersi da tali condotte, sottoponendoli a fatiche e sevizie anche mediante l’uso di frustini dando vita a vere e proprie competizioni abusive, con rischio per i numerosi fedeli presenti lungo le vie oltre che dei militari comandati in servizio e che, in un caso, portavano alla caduta di un fantino e del suo cavallo da cui ne conseguiva, nelle ore successive, il decesso dell'animale a causa delle ferite riportate.

I militari impiegati, in considerazione dell'elevato numero di cavalieri e delle migliaia di fedeli presenti, al fine di evitare ulteriori disordini, hanno evitato di interrompere il galoppo ovvero di elevare contestazioni, anche amministrative, al fine di non turbare l’ordine e la Sicurezza Pubblica anche in relazione al forte sentimento di partecipazione presente A conclusione dell’attività di indagine, i soggetti venivano deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti per i reati di cui agli artt. 544 Ter comma 1 e 3 e 544 quinquies, 650 e 110 C.P. (maltrattamenti di animali, competizioni non autorizzate e mancata esecuzione di ordine legalmente dato) .

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