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Cronaca

Impianti sportivi, l'allarme di cinque società: "Non abbiamo un campo in cui giocare, così si chiude"

L'appello al Comune di Atletico Messina, Gescal, Usd Messana 1966, Riviera Nord e Pgs Luce. A rischio l'iscrizione al prossimo torneo di Promozione

Mentre Palazzo Zanca annuncia gli interventi di riqualificazione del "Franco Scoglio", il destino degli altri impianti sportivi appare nebuloso. Ad un mese dall'inizio della nuova stagione calcistica cinque squadre messinesi rischiano di dover andare in provincia o peggio ancora chiudere i battenti per la mancanza di un campo in cui allenarsi e disputare le gare ufficiali. Si tratta di Atletico Messina, Gescal, Usd Messana 1966. Riviera Nord e Pgs Luce. In una lettera le società, prossime all'iscrizione al torneo di Promozione, manifestano il loro rammarico e chiedono l'intervento dell'amministrazione comunale per evitare il peggio.

La lettera integale

Passione, è questo che anima la nostra azione. La voglia di sviluppare e portare avanti realtà sportive che generino occasioni di socializzazione e sviluppo partecipato sul territorio. Ma questa "missione" per le nostre società si riempie ogni giorno, ogni anno che passa di ostacoli nonostante gli sforzi economici e organizzativi profusi per portare avanti i singoli progetti. I nostri club, avversari in campo ma accomunati dalle difficoltà e nello spirito costruttivo fuori, hanno deciso di fare sentire la loro voce per portare all'attenzione collettiva l'assurda situazione venutasi a creare in questa stagione, più delle altre, per quanto riguarda gli impianti in città. In questo momento nessuna delle firmatarie di Promozione, infatti, può disporre di un campo disponibile regolarmente omologato nel quale disputare le proprie gare casalinghe. Una situazione incredibile che aggrava oltremodo una condizione già precaria legata all'emergenza Covid che le nostre squadre sono state costrette a subire con la doppia sospensione dei campionati, con tutto ciò che questo ha comportato.

Ci rivolgiamo e appelliamo all'assessore Francesco Gallo e all'amministrazione comunale, perché il problema coinvolge tutto l'universo dilettantistico cittadino a partire dalle nostre società che in questo momento rappresentano la massima espressione dello stesso dalla Serie D in giù. Ad oggi, nonostante sollecitazioni e richieste, abbiamo ricevuto solo silenzi, risposte negative o non convincenti da soggetti competenti o gestori per usufruire delle strutture di gestione comunale, diretta o concessa in uso. Un paradosso che per alcune delle nostre società, che non dispongono di propri spazi, riguarda anche gli allenamenti settimanali per prime squadre e settori giovanili.

Chiediamo di superare assieme agli preposti una situazione che sta diventando insostenibile e che potrebbe portarci, in estrema ratio, a consegnare i titoli sportivi al Comune. L'alternativa, già palesata per formalizzare le iscrizioni, sarebbe trasferirsi in centri della provincia ma sarebbe assurdo per realtà e matricole, alcune ultracinquantennali altre più giovani ma che rappresentano tutte ormai un punto di riferimento sul territorio, nate e cresciute a Messina e che a Messina vogliono continuare a operare.

La nostra battaglia non è contro qualcuno. L'appello è di essere trattati tutti allo stesso modo, essere messi nelle condizioni di portare avanti le nostre idee e farlo nella nostra città, a servizio anche della comunità e dei ragazzi che vogliono calcisticamente esprimersi qui, in impianti funzionali e accessibili, pagando tariffe pubbliche adeguate. Siamo disposti anche a riunirci in un tavolo tecnico cercando soluzioni comuni con la pubblica amministrazione.

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