Medici 118 allo sbaraglio, contratto fermo al 2007 e nessun riconoscimento Covid
Il dottor Giuffrè della Fimmg chiede l’ennesimo confronto con la Regione: “Non veniamo ricevuti siamo abbandonati a noi stessi”
I medici del 118, gli angeli in camice che in questi mesi sono stati impegnati in prima linea nel gestire l’emergenza Coronavirus sono abbandonati a se stessi senza nessun riconoscimento economico, né un’adeguata contrattualizzazione. A lanciare il grido d’allarme il dottor Giorgio Giuffrè della Federazione italiana medici di Medicina generale (Fimmg) che chiede un incontro immediato con la Regione.
“Ai medici di continuità assistenziale che gestiscono le Usca, unità speciali che svolgono attività domiciliari per i pazienti Covid-19 - afferma Giuffrè- gli viene conferito un riconoscimento di 60 euro lordi l’ora, perché ai medici dell’emergenza no? Non esistono medici di serie a e medici di serie b , tutti i medici devono avere pari dignità anche attraverso un riconoscimento economico”. Lo stesso Giuffrè sottolinea come sia necessaria una maggiore attenzione da parte della Regione nei confronti degli operatori dell’emergenza: “I medici sono pochi e il sistema manca di organizzazione”.
A complicare ulteriormente le cose un problema perenne che attanaglia ormai da troppo tempo i medici del 118: “C’è una mancanza della contrattualità – continua Giuffrè- di norma dopo sei mesi dal contratto nazionale si dovrebbe passare a quello regionale. Noi siamo fermi al 2007, dopo aver ottenuto nel 2019 un altro contratto nazionale, abbiamo chiesto una rinnovo alla Regione ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Dopo tutti questi anni bisogna adeguare il contratto ai tempi che sono cambiati”.
Il risultato è che i medici stanno abbandonando l’emergenza per mancanza di progettualità di un sistema lasciato allo sbaraglio nel silenzio delle istituzioni: “Pretendiamo il nuovo contratto regionale e chiediamo di essere convocati subito dalla Regione subito per discutere sulle sorti del nostro sistema lavorativo”, conclude Giuffrè.
Intanto nel territorio le difficoltà non mancano, nella postazione 118 di Letojanni dal 17 al 19 luglio previsto per il medico un solo turno a bordo, tutti gli altri giorni restano scoperti. Se dovessere succedere qualcosa di grave quando il medico non è di turno il personale dovrà arrangiarsi.