Messina a rischio alluvione, la zona rossa nella mappa del rischio
Osservando la Flood Risk Area Viewer, il colpo d’occhio più inquietante riguarda il nostro Paese. Sono 25 gli eventi estremi registrati nei primi sei mesi del 2023: numeri drammatici destinati a salire
Sicilia e Messina in particolare tra le zone ad elevato rischio alluvione. E' quanto emerge dalla pubblicazione da parte della Commissione europea di un nuovo strumento interattivo, una mappa denominata Flood Risk Area Viewer che mostra nel dettaglio le zone ad elevato rischio alluvione, in cui i fenomeni naturali potrebbero provocare danni e disagi alla popolazione. Il portale, nato nell’ambito della direttiva Ue sul tema e frutto della collaborazione tra Commissione europea, European Environment Agency e degli Stati membri, consente di esplorare in maniera approfondita la situazione di tutti i Paesi, con degli indicatori arancioni posizionati sulle aree con rischio significativo di alluvioni (significant flood risk).
Il rischio alluvione in Italia
Basta un primo sguardo - scrive Today.it - alla nuova mappa per notare subito qualcosa di inquietante: lo Stivale è quasi interamente ricoperto di arancione. Le “macchie” più imponenti le troviamo tra Toscana ed Emilia Romagna, colpita di recente dall’ennesimo disastro ambientale, e al Sud, soprattutto tra Campania, Molise, Basilicata e Puglia. Fatta eccezione per alcune sporadiche aree bianche individuate tra Piemonte e Lombardia, tutte le altre regioni, comprese Sicilia e Sardegna, appaiono come un dedalo rosso, fatto di venature e aree più dove le “sfumature” di rischio si attenuano. Il "colpo d’occhio" più impressionante in Sicilia è proprio la zona di Messina e della sua provincia che appare come una densa macchia praticamente tutta rossa, che ricopre la quasi totalità del territorio. Un pericolo enorme visto l’aumentare degli eventi meteorologici estremi: non a caso, la preoccupazione sale sopra i livelli di guardia a ogni allerta meteo.

Come confermato dai dati della Commissione europea, in Europa sono oltre 14mila le zone a rischio significativo di alluvione. La mappa interattiva è uno strumento che mira anche a "sensibilizzare i cittadini europei", come sottolineato da Virginijus Sinkevi?ius, commissario per l'Ambiente, gli oceani e la pesca: "I costi umani ed economici delle recenti alluvioni in Slovenia e in Grecia sono stati devastanti. Tali fenomeni meteorologici estremi sono purtroppo sempre più frequenti nell'Ue e nel mondo, per cui dobbiamo prepararci meglio e adeguarci. Per attenuare efficacemente i rischi climatici che ci troviamo ad affrontare, abbiamo bisogno di informazioni affidabili. I nuovi strumenti permetteranno ai decisori e ai professionisti di tenere conto del rischio di alluvioni". Le alluvioni sono infatti le catastrofi naturali più comuni e più costose in Europa e sono sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Le loro conseguenze sono devastanti, in quanto mettono in pericolo vite umane e la biodiversità, oltre a provocare gravi perdite economiche.
Frane e alluvioni: record nel 2023
Il 2023 deve ancora concludersi, ma può già essere considerato un anno con un triste record per quanto riguarda frane e alluvioni. Secondo i dati diffusi lo scorso mese dall'Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica (Irpi) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nei primi sei mesi di quest’anno, sono stati registrati ben 25 eventi relativi a frane, inondazioni e allagamenti, con un totale di 20 morti e 11 feriti. Nello stesso intervallo di tempo del 2022 c’era stato un solo evento registrato e un solo ferito. Numeri elevati, purtroppo destinati a crescere con l’arrivo del periodo autunnale.
Quest’anno l’emergenza ha riguardato innanzitutto l’Emilia Romagna, duramente colpita dall’alluvione del maggio scorso, che ha dovuto affrontare ben 16 eventi alluvionali, con 16 morti e 4 feriti, seguita dalla Lombardia con 3 eventi, 1 morto e 4 feriti, e dalla Sardegna con 2 eventi e 2 morti. In occasione di queste catastrofi idrogeologiche, la struttura nazionale e regionale di Protezione civile ha messo in campo un gran numero di mezzi e apparecchiature, sia per prevenire e monitorare questi fenomeni, che per la ricerca e il soccorso delle vittime. Il confronto con gli anni precedenti conferma la gravità della situazione. Nel 2022 sono stati registrati in tutto 21 eventi relativi a frane, inondazioni e allagamenti in Italia, che hanno causato 23 morti, un disperso e 26 feriti. Nel 2021 invece, gli eventi estremi erano stati 26, con 33 feriti e sei vittime.
Fonte: Today.it