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Cronaca

Messina social city nella bufera, chiesto il confronto in aula su dimissioni e long list

Il consigliere comunale Libero Gioveni, lancia l'allarme sl susseguirsi di eventi che stanno coinvolgendo l’azienda speciale: "Troppe questioni da approfondire, compreso il trasferimento a Collereale"

“Occorre immediatamente convocare in Commissione servizi sociali il Cda della Messina social city per analizzare le ultime vicende di carattere straordinario che hanno investito l’azienda e che non possono di certo passare inosservate al Consiglio Comunale”.

Con queste parole il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, commenta, anche un po’ preoccupato, il susseguirsi di eventi che stanno coinvolgendo l’azienda speciale e chiede un confronto urgente in Aula.

"Al netto dei nuovi percorsi giuridici che ho avuto modo già di evidenziare e che occorrerebbe avviare relativamente, per esempio, alla ricontrattualizzazione del personale – afferma Gioveni – ciò che in questo momento salta più all’occhio sono le terze dimissioni consecutive di tre direttori generali diversi nel giro di soli due anni! Credo che chiunque sulle ennesime inaspettate dimissioni di un altro direttore generale (avvenute dopo quelle di Vincenzo Romano e Natale Trischitta), al netto delle motivazioni personali addotte in questo ultimo caso dal dott. Sferro, si porrebbe qualche domanda sul perché i direttori generali (peraltro lautamente retribuiti), solo dopo poco tempo, scappano dall’azienda".

Sotto la lente di Gioveni anche la questione assunzioni. "Fa certamente pensare – prosegue il consigliere – che il giorno dopo le dimissioni di Carmelo Sferro, si annuncino immediatamente le riaperture dei termini per le istanze della long list rivolte a chi si era sentito penalizzato nel bando! E’ ovvio che anche questo aspetto – evidenzia l’esponente di FdI – deve essere meglio approfondito, perché di converso potrebbero risultare penalizzati a breve, con la riformulazione delle graduatorie, anche chi ha già firmato un contratto e sta tuttora lavorando, per cui occorrerà in caso trovare una via di mezzo che non scontenti nessuno. Infine – conclude Gioveni – altra questione da approfondire e che peraltro anch’essa si è verificata contestualmente alle dimissioni del direttore generale, è quella relativa al trasferimento al Collereale degli ospiti anziani di Casa Serena dopo gli accertamenti dei NAS nella struttura. Insomma, tanta carne al fuoco su cui abbiamo l’onere di focalizzare la nostra attenzione a 360 gradi nell’interesse soprattutto dell’utenza destinataria dei servizi, oltre che del Comune che sborsa soldini con l’approvazione dei Bilanci".

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