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Cronaca Milazzo

Milazzo, le indagini dopo il crollo del muro del cimitero: "Alla base l'assenza di armature e calcestruzzo"

Lo scorso luglio il cedimento all'interno del Camposanto. I motivi che lo hanno provocato messi nero su bianco dall'esperto nominato dal Comune

Vizi e difetti nella struttura. Per questo il muro di contenimento del cimitero di Milazzo è crollato. Questa la conclusione a cui è giunto Edoardo Pracanica, incaricato dal Comune di redigere una perizia su quanto accaduto lo scorso luglio nell’area sottostante la zona delle Confraternite Area B. La struttura, come evidenziato dalla relazione dell'esperto, era priva di armature di calcestruzzo e quindi più debole del previsto.

In particolare,  la sopraelevazione di un preesistente terrazzamento senza il rispetto di alcuno dei minimi requisiti strutturali; la totale assenza di armature nel calcestruzzo posto in opera (le uniche risultano presenti nelle ringhiere); la totale assenza di idoneo sistema di drenaggio a tergo delle opere di contenimento. Altro fattore evidenziato è la presenza di alberi ad alto fusto nelle immediate vicinanze del terrazzamento.

La relazione

“Più in dettaglio – scrive il professionista – appare oltremodo evidente la originaria presenza di un muro di sostegno, di altezza superiore al metro, che è stato, in epoca
successiva, sopraelevato; tutto ciò: senza aver cura di verificare la consistenza del sottostante, senza creare idonei ammorsamenti con il precedente e piantumando la zona
a monte con alberi ad alto fusto. Tutto ciò aggravato dalla progressiva crescita di tali alberi, è divenuto deleterio anche a seguito del progressivo e continuo dilavamento delle acque dei piazzali. Queste ultime hanno contribuito, essendo assente il necessario drenaggio, a ridurre drasticamente la consistenza del terreno di sedime al di sotto dello strato di fondazione. Il fenomeno innescato ha determinato il ribaltamento dell’anomalo (ed illegittimo) complesso di paramenti sovrapposti, causando il crollo verso valle di un intero tratto, ove le radici degli alberi avevano maggiormente inficiato le superfici di contatto. Ad oggi – si legge ancora nella relazione – risulta allarmante la instabilità della residua porzione di muri e, soprattutto, la possibilità di cedimenti delle limitrofe cappelle gentilizie, poste a quota della testa del terrazzamento, e che distano circa 2 metri dal ciglio a rischio crollo. Tutto ciò per uno sviluppo che supera il centinaio di metri. Sarà necessario
pertanto intervenire, nel più breve tempo possibile, con la realizzazione di una opera di contenimento idonea agli spazi disponibili, alle azioni trasmesse dai manufatti esistenti ed alle caratteristiche geologico-tecnico specifiche del sito”.

“Ritengo che la relazione del professionista metta in chiaro quale era la situazione di quella zona del cimitero – afferma il sindaco Pippo Midili –. a maggio alle prime avvisaglie
su possibili crolli, abbiamo dato mandato all’ing. Pracanica di verificare la possibilepresenza di problematiche connesse alla formazione di alcune lesioni. Nel frattempo però si è passati ad una destabilizzazione che è cresciuta in maniera esponenziale nel giro di poco tempo, fino a portare ad un consistente ed irreversibile cedimento strutturale. Una
situazione che, e questo ce ne duole, ha determinato comprensibili disagi ai cittadini ma che abbiamo deciso di fronteggiare immediatamente con i necessari interventi per
risolvere definitivamente e in modo stabile il problema”.

“Sono state già completate le indagini geologiche e i sondaggi geognostici per definire compiutamente le caratteristiche strutturali dell’intervento progettuale. Il progetto esecutivo è quasi pronto – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici Santi Romagnolo – e una volta acquisiti in conferenza di servizi i vari pareri vincolanti, diverrà immediatamente cantierabile in modo che gli uffici comunali possano esperire la gara d’appalto per restituire l’intero terrazzamento alla pubblica fruizione".

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