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Ylenia Bonavera, la mamma: "Le ho chiesto cosa regalarle per Natale, poi non l'ho più sentita"

Nunziatina Giorgio Piluso racconta a MessinaToday l'ultima telefonata con la figlia a poche ore dalla tragica lite del 10 dicembre. "Voglio giustizia, ho perso una ragazza di una bontà straordinaria". Proseguono le indagini

"Le ho chiesto cosa avrebbe voluto come regalo di Natale, poi non l'ho più sentita". Nunziatina Giorgio Piluso ripercorre con la mente l'ultima telefonata con la figlia Ylenia, avvenuta poche ore prima la lite sfociata in tragedia quella drammatica sera del 10 dicembre scorso. Con i legali Vittoria Santoro e Domenico Rizzotti, questa mattina la donna ha raggiunto Catania per prendere alcuni effetti personali dall'appartamento in cui fino a pochi giorni prima abitava la ragazza.

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Da mamma addolarata, la signora Giorgio Piluso chiede adesso giustizia e rispetto per Ylenia. "Mia figlia non può più difendersi - racconta la donna a MessinaToday - e non tollero altri racconti lontani dalla realtà. Ylenia era una ragazza di una bontà straordinaria, amava la vita e mi ripeteva in continuazione di sorridere sempre. Non avrei mai potuto immaginare di perderla in questo modo, adesso chi è responsabile deve pagare senza sconti. E' l'unica speranza che mi rimane".

Ieri la Procura ha confermato il fermo di Daniela Nicotra, la 34enne che ha colpito Ylenia con la coltellata poi risultata fatale. La donna si trova rinchiusa nel carcere di piazza Lanza a Catania con l'accusa di omicidio volontario aggravato. E proprio sul rapporto tra le due, la madre di Ylenia riflette, alla ricerca di un perché su quel folle gesto. "Non erano più amiche da tempo - spiega - mia figlia spesso si lamentava di questa persona, litigava ma non riusciva ad allontanarla. Lo scorso mese l'ho conosciuta durante un pranzo a casa mia, non faceva altro che ripetere quanto volesse bene a Ylenia, ma il loro rapporto era morboso. Mia figlia era una persona buona e a volte ingenua e questa Daniela evidentemente riusciva ad influenzarla".

Nunziatina Giorgio Piluso respinge con rabbia il tentativo di difesa della Nicotra che durante il primo interrogatorio in Questura aveva dichiarato di aver colpito Ylenia perchè smettesse di drogarsi. "E' inacettabile - afferma la madre della 26enne - mia figlia conduceva una vita normalissima, lavorava e metteva i soldi da parte, voleva farsi una famiglia. Era impiegata in un ristorante di Salerno, ma era tornata in Sicilia a causa della pandemia e aveva scelto nuovamente di vivere a Catania, città che amava moltissimo".

Intanto, trapelano nuovi dettagli dalle indagini che gli inquirenti stanno conducendo per ricostruire tutti i fatti che hanno portato all'aggressione nel quartiere San Cristoforo. Quella sera, così come appreso dai legali della famiglia, Daniela Nicotra avrebbe seguito Ylenia intimandole di fermarsi. Poi la storia è nota: la lite, i passanti che assistono inermi e la coltellata tra la spalla e il collo che spezza i sogni della 26enne messinese. 

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