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Cronaca

Addio a Santi Zagarella, barman dell'Irrera che mixava cocktail e sorrisi

E' morto a soli 36 anni uno dei professionisti più stimati di Messina. L'ultimo saluto domani alla chiesa di Provinciale. Una valanga di messaggi social tra ricordi e commozione

Qualcuno ha detto che non è la bottigliera o i bar che fanno il barman ma è il barman che fa il locale.

Santi Zagarella era l’esempio vivente di questo aforisma. Sempre un sorriso con il cliente e la battuta pronta ed elegante, perché il bagaglio culturale e umano è quello che fa la differenza in un vero professionista.

Mancherà Santi Zagarella, noto barman di Messina, che se n’è andato dopo una lunga malattia, a soli 36 anni. Gli ultimi passati dietro il bancone dell’Irrera di piazza Cairoli, fra bottiglie ghiaccio e bicchieri mixando cocktail e sorrisi.

Tantissimi i messaggi sui social, alla notizia della sua morte, ieri sera. Un fiume in piena di ricordi di chi lo ha conosciuto e non poteva fare a meno di volergli bene.

“Apprendo solo adesso la notizia che non avrei mai voluto sapere. Ciao amico mio che la terra ti sia lieve”.

“Vorrei dirti così tante cose  - è il messaggio di una amica e collega - ma so bene che proprio ora nulla ha senso e nulla appare opportuno. So pure che se potessi, vedendomi ora con questa faccia, mi diresti "Non rompere le p... Ti faccio uno spritz (con la vodka)?" E siccome le cose tristi non ci piacciono, e soprattutto non te le meriti, ho deciso che voglio ricordare solo le cose belle. Tu che il primo giorno che sei arrivato al bar mi hai rubato il grembiule ed il secondo giorno mi hai affibbiato il soprannome "Pina Rossa". Tu, i momenti di poesia, di eleganza, i ginseng con cacao meravigliao, i "Sei Brava!!!", e tutte le risate che ci siamo fatti. In questi mesi ho provato a fare di tutto per strapparti una risata e poi alla fine eri sempre tu che facevi ridere me. Questo sei tu. Unico nel tuo genere. Non doveva andare così. Ciao Gioiello e continua a fare traffico... ovunque tu sia”.

Ma c’è chi linka semplicemente una canzone, quella di Gregory Porter dall’LpB my Friend perché basta “Un Abbraccio... in Silenzio,  Parla la Nostra Musica!” e chi “Piango e sorrido allo stesso tempo quello che era impossibile non fare con te”.

E poi l’augurio di Nancy per sé, per i tanti amici, per i genitori affranti: “Adesso so che stai molto meglio, manda ad tutti noi quella rassegnazione per farci andare avanti, tu ci hai lasciato un grande tesoro perché anche nei momenti peggiori riuscivi a sorridere. Ti porterò sempre nel mio cuore”.

Domani, alle 11.30, nella chiesa Santa Maria di Gesù a Provinciale l’ultimo saluto.

Ciao Santi.

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