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Cronaca Patti

Operaio morto sul lavoro, le reazioni: "Giuseppe ultima vittima di una indecente mattanza"

Il sindacato parla di strade degli innocenti e torna a chiede nuove misure per la sicurezza dopo il decesso a Patti. La Uil: "Occorre prevedere il reato di omicidio sul lavoro"

“Il tragico contatore relativo ai morti sul lavoro continua, anche nel nostro territorio, ad aumentare senza sosta. La strage degli innocenti caduti sul lavoro prosegue   drammaticamente. L’ultima vittima di questa indecente mattanza è lo stimato operaio di Patti Giuseppe Milici, morto drammaticamente a seguito di una caduta da una scala". Lo hanno dichiarato Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Tirrenica dopo la morte dell'operaio 57enne caduto da una scala durante alcuni lavori in una villetta. Due gli indagati con l'accusa di omicidio colposo.

"Il povero Milici segue di pochi pochi giorni la morte del lavoratore Tindaro Munafò, caduto da un ponteggio. Non ne possiamo più - si legge in una nota -  Diciamo basta e chiediamo azioni di contrasto sulla sicurezza per fermare questa strage infinita. In tal senso, ribadiamo, ancora una volta, la necessità di prevedere il reato di omicidio sul lavoro. Si tratta di una misura necessaria ed indispensabile poiché è inammissibile andare a lavorare per guadagnare un modestissimo salario e non farvi più rientro: si tratta di uno sfregio che dovrebbe portare alla rivolta di tutte le coscienze. In questo senso, esprimiamo profonda solidarietà e vicinanza alla famiglia del povero Giuseppe Milici che sta vivendo un enorme dolore”, concludono i sindacalisti.

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