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Cronaca

Il Mu.de.Me. di Pilato trova casa, ecco il manifesto realizzato da Gianmarco Orlando

Mancano pochi giorni per la firma del contratto che assegnerà la sede definitiva al Museo delle opere dedicate allo Stretto. "Messina è faro e simbolo della biodiversità", spiega il responsabile editoriale

Un countdowm sempre più rapido verso la firma di tutte le procedure di assegnazione della sede definitva al Museo del Mare di Fabio Pilato. Manca poco per la realizzazione definitiva del progetto dell'artista messinese che finalmente ha trovato un luogo in cui potrà esporre le sue opere in maniera definitiva. Secondo alcune indiscrezioni si tratterà di un Palazzo antico in centro città che ospiterà in maniera permanente le collezioni dello scultore. "Stiamo collaborando con l'amministrazione comunale, il sindaco e tutte le forze che ci hanno consentito di realizzare un sogno - ha spiegato Pilato - Questione di poche ore per scoprire dove sorgerà il Museo". 

Intanto un grande supporto è arrivato dall'attore messinese Gianmarco Orlando che sarà il responsabile editoriale del Museo. "Ho accettato subito di iniziare questa fantastica avventura perché ho sempre sognato di poter fare qualcosa di rilevante per la mia città e questa è una occasione importante", ha spiegato Orlando. 

Il Museo del Mare, infatti, non rappresenterà soltanto uno spazio espositivo ma una vera e propria celebrazione dello Stretto a partire proprio dai pesci di Pilato. "Iniziamente il manifesto che ho realizzato nasceva dalla necessità di portare avanti una raccolta fondi per trovare uno spazio di esposizione per le opere di Pilato ma poi è diventato qualcosa di più insieme a tutto il progetto artistico che rimarrà alla città di Messina e che renderà Messina faro e simbolo di biodiversità", spiega ancora Orlando. 

Non soltanto le sculture di Pilato e lo Stretto, ma il Mare sarà quindi il grande protagonista. "Nel Mu.de.Ma. l'arte è certamente ispirata all'ambiente ma diventa anche possibilità di riflettere sull'ambiente stesso per consentire di vivere il mare in una maniera diversa - prosegue ancora Orlando - Il Museo oltre alle opere di Fabio vuole ispirare quell'arte pensata per il mare, per proteggerlo e salvaguardarlo. Essere umani vuol dire essere responsabili per questo titano". 

Contestualizzando infatti la nascita di questo Museo basti pensare all'Agenda 2020 e all'impegno delle nazioni per la tutela ambientale, nonché al fatto che il periodo dal 2020 al 2030 è stato celebrato come la "Oceane Decade". "Il Mare in altre culture è un vero e proprio Dio, un'onda non livorosa ma speranzosa, simbolo di paura e libertà - conclude Orlando - Il mare ti può accogliere ma anche buttare giù e per questo va protetto come miniera d'oro". 

Il Manifesto del Mu.de.Ma 

Un errore umano, un errore antropocentrico, definisce le acque su cui da secoli navighiamo:

Mare nostrum.

Ma il mare non è nostro, il mare appartiene a sé stesso. È nostro alleato e a volte è il titano che suscita sentimenti

contrastanti: paura, amore, frustrazione, gioia fanciullesca,

Noi lo usiamo, lo sfruttiamo e oggi lo deprediamo.

Il mare è vita suà e l'essere umano ne era prima timorato, poi testimone e oggi distruttore

Il mare è forza, il mare è rispetto, Il mare è sogno, Il mare è specchio di quello che avviene nella profondità delle nostre

viscere

Il mare ha vissuto Senza esser umani e vivra anche dopo di loro ma noi non possiamo vivere senza il mare

Il mare e ViA... la nostra e quella del Pianeta.

Lo Stretto, un faro di luce verde con magnifici riflessi blu.

Mu.de.Ma, sorge nella città dello Stretto, posta tra due mari in equilibrio, crocevia di sistemi complessi e

fondamentali.Dove si concentrano tanti miracal dola natura

Delfini che passano per andare a trovare l'amore, balene che migrano, lune nel cielo e pesci luna nello stretto. Correnti

che spostano ricci e polipi. Pesci spada, eleganti e fiabeschi, creature che vivono in poesie, tradizioni e miti

I mulinelli che i greci chiamavano Cariddi, l'ululare dei venti tra le spelonche, che invece chiamavano Scilla.

Fino ad arrivare sempre più giù, negli abissi, con i loro pesci e la loro bioluminescenza,

Li dove la natura ci insegna che in assenza di luce prevalgono le tenebre.

Un fondamentale ecosistema, un paradiso della biodiversità.

L'Arte è materia onirica nel nostro mondo fisico.

I sogni sono stati l'ongine di alcuni dei piu grandi momenti di genio artistico nella stona dell'umanita. Fonte di

ispirazione creativa

Un 'anima dalle qrandi fauci e daq/i occhi lucidi conosce la musica delle onde d'inverno, Il pallore azzurro dal sorriso à

mezza bocca del su

Monet conosceva la speranza nel remare e la paura di annegare con "la fuga di Rembrandt"

Per Fokusalil mare era una Destia atramata o forse un dio che agisce con l'onda di Kanaqawa"

Per Christa mare e destino, futuro, Sconsideratezza e arroganza

E quindi torniamo all'arte per tornare al mare in quanto creatura

Che l'uno sia fonte per l'altra, che l'uno esista in equilibrio con l'altra.

I sogni, se hai il coraggio di realizzarli, sono il nostro lascito.

L'umanità ha bisogno di ricordarsi del mare, l'umanità ha bisogno di conservare il mare, l'umanità ha bisogno di

ricordarsi del sogno come unica arma contro la morte.

L'umanità ha bisogno di ricordarsi 'eternità nascosta dentro la vita e la sua fine.

Che questo sia il nostro lascito: il simbolo dell'equilibrio tra l'essere umano e il mare.

Che sia questo il museo del mare

Mu.de.Ma, la vision.

Il Mu.de Ma, e il museo di domani per il domani.

Uno spazio aperto a tutti, che offre riparo ad ogni artista. Liberi dalla rete, liberi di esprimere ciò che il mare suscita,

forme colori e immagini del domani

Rompere le regole per gridare che qui esistete, che la vostra visione e potente come il mare.

Imparare dal mare a non farsi ingabbiare dai confini.

Tra arte e scienza, nella comice dello stretto di Messina, sorge questo porto franco del sapere del mare.

In quello che è stato il centro del Mediterraneo nel 1100 per il geografo arabo Idrisi,

Qui si riparte, tutti insieme, per immaginare, sognare e realizzare un futuro sostenibile.

Questo sarà il centro del mare libero.

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