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Cronaca

Niente green pass al museo, per De Luca "era una provocazione”. Russo: “Affermazioni sempre più gravi”

Il sindaco di Messina e il critico musicale hanno raccontato ieri sera in diretta facebook che si è trattato di una “genialata” per promuovere il Mume. Una tesi che non convince il consigliere comunale Alessandro Russo. Oggi nuovo appuntamento sul viale della Libertà

Quando si dice che la pezza è peggiore del buco. Se volevano stemperare le polemiche il sindaco di Messina Cateno De Luca e il suo mentore Red Ronnie, non ci sono riusciti.

La diretta facebook di ieri sera per spiegare che la decisione del critico musicale di non mostrare il Green pass per accedere al museo regionale sarebbe stata solo una provocazione per promuovere il Museo e i suoi due Caravaggio, non ha convinto granchè.

Già in una precedente diretta, Red Ronnie aveva spinto a guardare il risvolto positivo della disputa che si è scatenata sui social. Un risvolto che secondo il sindaco gli sarebbe stato suggerito da lui.

“Sui vaccini con Red Ronnie abbiamo idee diverse ma questo non esclude il rispetto e la possibile collaborazione”, ha detto De Luca che ha dato il suo retroscena sulla vicenda MuMe, il più grande del Meridione non solo per i 17mila metri quadrati ma per i capolavori di Antonello e Caravaggio custoditi al suo interno, dalla Madonna col bambino alla Resurrezione di Lazzaro che non riesce ad incassare quanto spende (costa non meno di quattro milioni, 4 milioni e mezzo l’anno a fronte di entrate che non superano i 60 mila euro, 58mila 796 nel 2019).

De Luca ha raccontato di aver chiesto a Red Ronnie di fargli “una cortesia”. “Inventati qualche cosa – è la sollecitazione data nel cuore della notte - visto che vuoi andare a visitarlo, fai sapere al mondo che a Messina c’è un museo che ha cose pregiatissime. Io gliel’ho detto di notte e da lì il seguito”.

Un particolare confermato da Ronnie che ha comunque ribadito la sua contrarietà al green pass che comunque possiede. “Per me è assurdo chiedere il green pass nei museo.  – ha chiarito – e ho pensato: metto in atto una cosa in cui credo e vediamo se ha più eco”.

 Quello che non immagina è fino a che punto. I due hanno poi annunciato un nuovo appuntamento al museo per oggi alle 12.30, anche per un chiarimento col direttore.

“Sgomento e disgusto suscitano le ulteriori dichiarazioni di Red Anzalone detto Ronnie in merito alla sua penosa piazzata dinanzi al MuMe negli scorsi giorni – è la reazione del consigliere comunale Alessandro Russo -  In circostanze come queste l'intelligenza suggerirebbe di tacere, magari chiedendo scusa alla città di Messina, offesa profondamente dalle imbarazzanti parole negazioniste e contrarie alla legge da parte di Anzalone Ronnie: chiedere scusa non è segno di stupidità o di sconfitta, semmai di maturità.  Prova evidentemente fallita”.

Secondo Russo: “Tornare sulla vicenda del museo dichiarando di aver fatto quella piazzata quale strumento per "lanciare" il museo di Messina e i suoi Caravaggio significa ritenere i messinesi dei baluba, degli scemi. Persino un bambino capirebbe come queste parole siano una ulteriore offesa per la città. A questo, si deve nuovamente aggiungere lo sgomento che desta il fatto che il sindaco De Luca - piuttosto che prendere le distanze dalle parole e dalle scenette di Red Anzalone Ronnie, ribadendo la centralità di vaccini e green pass per uscire dalla pandemia - si associa alla versione odierna di "Ronnie", tutto ilare e soddisfatto, evidentemente ritenendo anche lui i messinesi dei poveri cretini incapaci di capire la gravità di quelle parole”.

L'appello del consigliere è lo stesso, rafforzato e ribadito: “Estromettere al più presto Red Ronnie: la sua figura è incompatibile con la città di Messina.  Il sindaco batta un colpo di serietà, invece di pensare ai suoi concertini elettorali in giro per l'Isola”.

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