rotate-mobile
Cronaca

Messa della vigilia di Natale alle 20, cenoni e tombolate con parenti "ristretti": prime anticipazioni sul Dpcm delle feste

In vista del decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri per le festività le indiscrezioni sulle regole di comportamento che stravolgeranno, in tempi di Covid, viaggi, pranzi e orari

Il Natale 2020 non sarà come gli altri. Il Dpcm del 3 dicembre che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vuole firmare entro il 2 - ovvero subito dopo la sua illustrazione da parte del ministro della Salute Roberto Speranza alle Camere - conterrà uno stop generalizzato ai viaggi una settimana prima del tradizionale inizio delle festività. L'orientamento attuale del governo è quello di permettere di raggiungere i parenti solo a chi la residenza (o il domicilio) nell'indirizzo di destinazione. L'accesso alle seconde case sarà consentito solo a chi si trova nelle regioni in zona gialla. E rispunta l'idea del test del tampone prima di cenone e veglione, mentre il rapporto positivi/tamponi scende all'11,7%, mentre la Coldiretti stima perdite per 1,4 miliardi a causa dei divieti. 

Il nuovo Dpcm 3 dicembre con le regole di Natale 2020

Questi gli ultimi orientamenti emersi in queste ore sul Dpcm 3 dicembre, che a questo punto potrebbe essere unico (nei giorni scorsi si era parlato di due diversi decreti ministeriali da varare ai primi e verso la seconda metà del mese) e che dovrebbe contenere una norma che ferma gli spostamenti tra regioni a partire dal 18 o dal 19: la data dovrebbe essere stabilita dopo il confronto finale con i presidenti di regione e tutte le regole dovrebbero entrare in vigore a partire dal 4. Il cronoprogramma prevede che martedì mattina vada in scena una riunione sulla bozza del testo del Dpcm fra il ministro Boccia e i presidenti di Regione; mercoledì 2 dicembre Speranza sarà in Aula per illustrare il decreto ministeriale che verrà chiuso in serata o il giorno dopo e infine presentato dal premier Conte.

Sulle regole però ancora si discute. Rispetto ai tradizionali cenoni, non essendo possibile imporre obblighi nei luoghi privati, non si esclude che ci si limiti a raccomandazioni: non più di sei a tavola è l'indicazione di massima degli ultimi giorni contenuta in un documento del Comitato Tecnico Scientifico recapitato al governo appena prima delle decisioni sulle festività. Naturalmente i commensali consigliati sono i parenti stretti e i conviventi. Per chi nel periodo natalizio rientrerà dall'estero si pensa a una quarantena di 15 giorni. Ieri il ministro Luigi Di Maio ha confermato la volontà di obbligare alla quarantena e al tampone chi decidesse di viaggiare. Queste, in sintesi, le regole di Natale 2020 sugli spostamenti:

dal 19 dicembre la mobilità tra regioni sarà consentita ai congiunti stretti e ai residenti;

cene, pranzi e tombolate saranno riservate (con la formula del "fortemente raccomandato") solo ai parenti stretti, possibilmente conviventi, gli unici che potranno spostarsi tra regioni;

la Messa della Vigilia sarà anticipata alle 20 o alle 21 per non violare il coprifuoco;

il coprifuoco verrà confermato e scatterà dalle 22 senza eccezioni per Natale e Capodanno; 

Rimane aperto il fronte della scuola. Sembra prevalente, nel governo, l'idea di rimandare al 7 gennaio la riapertura delle superiori, nonostante il tentativo della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina di un'apertura a dicembre. Per favorire lo shopping natalizio si pensa ad allungare gli orari dei negozi in zona gialla fino alle 21. Per quanto riguarda invece i ristoranti nelle zone gialle dovrebbe rimanere la chiusura alle 18, con blocco totale però a Natale e Santo Stefano. 

Come aggirare il divieto di andare a cena fuori a Natale e Capodanno

Lo stop ai viaggi dal 18-19 dicembre e la deroga della residenza. Sono quindi al vaglio del governo le possibili deroghe: potrebbero valere, per esempio, per chi ha il domicilio in una regione diversa da quella di residenza, o per alcuni casi di ricongiungimento familiare. Il Corriere della Sera scrive oggi che si potrà andare soltanto dove si ha la residenza o rientrare nel domicilio e illustra alcune delle regole:

se la regione è zona gialla, come la Sicilia in questo momento, si può andare nella seconda casa se è nella stessa Regione. Se la Regione è arancione è vietato perché non è consentito lo spostamento fuori Comune;

l’orario di apertura dei negozi potrebbe essere prorogato alle 21 per consentire lo scaglionamento agli ingressi; secondo il quotidiano i centri commerciali potrebbero essere aperti nel week end; 

le funzioni religiose saranno celebrate il 24, il 25 dicembre durante tutta la giornata e l’ultima messa potrebbe essere alle 21 o alle 22


 

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Messa della vigilia di Natale alle 20, cenoni e tombolate con parenti "ristretti": prime anticipazioni sul Dpcm delle feste

MessinaToday è in caricamento