La nave con presunti terroristi a bordo, negato un'altra volta l'attracco a Messina
La "Vestvind" naviga a vista tra Sicilia e Calabria in attesa di ricevere il via libera. Nuova istanza del Portogallo al governo italiano
In mare aperto, tra la Sicilia e la Calabria, in attesa degli eventi. Naviga a vista, nel vero senso della parola, la motonave "Vestvind" che da ieri chiede attracco a Messina dopo che il comandante Maximiliano Zidek ha scoperto a bordo la presenza di due uomini siriani, sospettati di appartenere a una cellula terroristica. L'armatore, rappresentato dall'avvocato Diego Mirti Della Valle, ha chiesto alla Capitaneria di Porto il via libera a raggiungere la città dello Stretto, ma per la seconda volta in poche ore lo sbarco sarebbe stato negato. "Stiamo attendendo - ha precisato il legale - l'invio di una nuova istanza allo Stato da parte del governo portoghese ". Il mercantile infatti batte bandiera lusitana e l'equipaggio ha nel frattempo deciso di non proseguire il viaggio verso la meta finale: la città polacca di Swinoujscie. Finora nessuno ha concesso l'autorizzazione per poter raggiungere un porto sicuro e permettere l'intervento delle autorità e far quindi scendere dalla nave i due presunti integralisti islamici peraltro in precarie condizioni di salute. Da qui l'istanza al Comando generale della Capitaneria di Porto che ha sede a Roma.
A scoprire i due uomini è stato il comandante. Sui loro telefoni cellulari erano presenti foto di armi e scritte in arabo. Inevitabili i sospetti e la richiesta di aiuto. Al momento i due clandestini restano a bordo, scongiurato il rischio per l'incolumità dell'equipaggio.