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Cronaca

Cibo sintetico, Fratelli d'Italia: "Dica no anche il Comune"

Proposta l'adesione alla petizione lanciata da Coldiretti. Firmatari Libero Gioveni, Pasquale Curró e Dario Carbone

"Anche Messina aderisca alla petizione di Coldiretti contro il cibo sintetico". È quanto chiedono gli esponenti di Fratelli d'Italia in un ordine del giorno presentato in consiglio comunale. 

L'invito di Libero Gioveni, Pasquale Curró e Dario Carbone è rivolto al sindaco e la giunta comunale affinché adottino, nel rispetto delle rispettive competenze, "tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico fornendo, a tal fine, specifiche direttive ai competenti uffici e servizi del Comune anche per la sollecita trasmissione della presente deliberazione al Ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste".

Per Fratelli d'Italia il cibo sintetico è prodotto in bioreattori, non salvaguarda l’ambiente perché comporta un maggiore consumo di acqua ed energia rispetto agli allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più performanti. E ancora limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo, favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l'offerta di cibo nel mondo, spezza lo straordinario legame che unisce cibo e natura. Non tutela la salute non essendoci garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e l’esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni differenti. Non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali. Può avere impatti socio-economici molto pericolosi, in quanto frutto di una fascinazione ecologica che non ha finora consentito riflessioni ben più approfondite.

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