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Cronaca

L'assessore Musolino scrive al procuratore capo: "Senza verifica dei nomi degli sciatori attività non completa"

In una lunga nota l'esponente della giunta De Luca ha replicato alla missiva del magistrato sulle attività svolte dalla polizia giudiziaria della Municipale. Tra gli argomenti anche il rientro a Messina nel 2020 della comitiva in piena fase 1 dell'emergenza coronavirus

Arriva la replica ufficiale dell'assessore alla Polizia Municipale Dafne Musolino alla nota del procuratore capo Maurizio De Lucia sulle attività della polizia giudiziaria dei vigili urbani. 

"Indagini in totale autonomia", nota di accusa del procuratore 

La Musolino ha richiesto riscontri al segretario comunale su servizi e sezioni della Municipale e al dirigente della Polizia Municipale sulle contestazioni mosse dal magistrato. Il segretario generale Rossana Carrubba ha risposto così: "Al fine di risolvere l'anomalia si ritiene di dovere apportare al funzionigramma la necessaria modifica che vede la soppressione delle suddette funzioni di polizia municipale da ricondurre nei limiti del combinato disposto dell'art. 57 comma 3 del codice di procedura penale e dell'art.5 comma 1 della legge 7 marzo 1986 n. 65". L'assessore scrive nella nota di non avere conoscenza specifica con cui viene concretamente svolta l'attività degli agenti di polizia giudiziaria della Municipale per la totale autonomia e responsabilità di atti e attività svolte e che il dirigente non ha esposto anomalie sul lavoro dei vigili urbani. Sulle attività informative relative a notizie di reato la Musolino richiama la sentenza 394 del 1998 della Corte Costituzionale.

Indagini sulla comitiva di sciatori

Sulla vicenda del soggiorno a Madonna di Campiglio della comitiva di messinesi l'assessore segnala che già a marzo 2020 erano pervenute numerose segnalazioni con cui si denunciava il rientro in città in piena fase 1 dell'emergenza coronavirus e richiamando i provvedimenti nazionali e regionali introdotti la Musolino scrive: "Nel ribadire che l'attività è stata svolta in totale autonomia e indipendenza dalla sezione di Pg della polizia municipale ci si limita alle superiori riflessioni che costituiscono la mera conclusione di un logico ragionamento: senza una previa verifica dei nominativi l'attività della Pg non solo non sarebbe stata completa ma avrebbe costituito espressione di una mera delazione di un sospetto o peggio di un pettegolezzo, tutte le notizie di reato, nessuna esclusa, sono state oggetto di comunicazione all'Autorità giudiziaria e ciò esclude in radice l'ipotizzabilità di qualunque secondo fine".

Clicca qui per leggere la nota integrale dell'assessore Musolino al procuratore

Per la Musolino infine non sembra sostenibile pretendere che la sezione di polizia giudiziaria della polizia municipale si possa rifiutare di ricevere gli esposti presentati dal sindaco, come anche dal cittadino comune, o compiere le altre attività elencate dall'art. 55 c.p.p. senza incorrere nella più grave accusa di rifiuti di atti d'ufficio. L'assessore nella nota ha formulato anche l'auspicio di un sereno confronto con il procuratore capo sulle attività della Municipale, la direzione generale del Comune ha già avviato gli atti per una nuova denominazione dell'ufficio di polizia giudiziaria. 

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