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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Fondi straordinari a rischio per l'orchestra del Vittorio Emanuele, sta per saltare la scadenza

Quattro consiglieri del Pd hanno sollecitato l'assessore Caruso a fare presto per presentare la domanda del Fondo Unico per lo spettacolo. Il 31 gennaio è vicino

A rischio i fondi straordinari del Fus per attività musicali e orchestrali. I consiglieri del Pd Alessandro Russo, Gaetano Gennaro, Felice Calabrò, Antonella Russo, hanno trasmesso una nota urgente all'assessore alla Cultura Caruso e all'amministrazione comunale per capire cosa sta succedendo. Mancano infatti pochi giorni, 31 gennaio, dalla scadenza dei termini di presentazione delle istanze da parte degli Enti Locali interessati. "Chiediamo all’amministrazione comunale se abbia attivato le procedure necessarie a poter sostenere le attività musicali dell’orchestra sinfonica del Teatro Vittorio Emanuele - si legge nella richiesta - in data 25/10/2021, grazie all’importante impulso voluto dal ministro per la cultura, Dario Franceschini,  che ne ha chiesto con forza l’attuazione, è stato modificato il Decreto Ministeriale 27/07/2017, che stabilisce i criteri di erogazione dei contributi allo spettacolo dal vivo a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) approvato con la legge 163/1985".
 
La modifica introdotta nell’ottobre scorso interviene in sostegno economico delle istituzioni musicali presenti nei Comuni presso i quali insistono Conservatori musicali riconosciuti dal ministero. A queste istituzioni musicali che svolgano almeno 5 mesi di attività musicale durante l’anno e facciano almeno 25 concerti dal vivo sempre nello stesso lasso di tempo, il nuovo comma 3 dell’art.
19 del D.M. 2707/2017 riconosce un contributo straordinario per il mantenimento e la sostenibilità di lungo periodo per un triennio, consentendo non soltanto il contrasto alla precarizzazione dei lavoratori orchestrali che da anni attendono concrete possibilità di
stabilizzazione delle proprie posizioni lavorative ma anche l’inserimento, grazie alle importanti risorse ministeriali, di nuovi elementi provenienti dal locale Conservatorio. "L’ottica della norma, che è stata fortemente richiesta e voluta dal Partito Democratico, è quella di rafforzare le orchestre musicali medie e minori del nostro territorio, dando loro forza e sostegno economico necessari a programmare in un arco di tempo lungo una progettualità basata sull’inserimento di nuovi talenti
musicali o sulla stabilizzazione di quanti vi lavorano appesi da troppi anni ad un precariato indegno per la loro qualifica e per il mondo della cultura - proseguono i consiglieri - anche il Teatro Vittorio Emanuele di Messina, come è noto, vive da decenni una situazione di gravissima precarietà, nel limbo costante di promesse elettorali e dei masanielli di turno che ne hanno cavalcato strumentalmente la rabbia e la rassegnazione per biechi interessi di fazione ma senza condurre a buon fine una soluzione per i lavoratori. La nuova norma, pertanto, consentirebbe di poter chiedere anche per il Teatro Vittorio Emanuele il contributo straordinario triennale del Ministero, rafforzando il proprio organico, dando serenità ai maestri d’orchestra e consentendo di poter programmare sul lungo periodo attività di rilancio musicale e artistico che darebbero maggiore forza all’istituzione culturale.

Il Teatro Vittorio Emanuele possiede i requisiti di accesso alle nuove previsioni normative, in quanto “istituzione concertistico-orchestrale” la cui costituzione è promossa in via prioritaria dal Comune sede di Conservatorio di musica: tale status consente, in fase eccezionale, di far rientrare tra le possibilità di ottenere i contributi del Fus. 

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