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Cronaca

Coronavirus, De Luca studia il coprifuoco totale: “Vieterò a tutti di uscire di casa”

Il sindaco prepara l'ordinanza che per tre settimane comporterà il blocco totale di tutte le attività, esclude quelle per i beni di prima necessità. La preoccupazione per le carenze di posti letto nella rianimazione. “L'aumento della diffusione del virus in città sarebbe una tragedia annunciata”

Nuove restrizioni in vista per contenere il contagio da Coronavirus. Lo annuncia il sindaco Cateno De Luca anticipando una ordinanza che prevede la chiusura di tutte le attività escluse quelle per generi di prima necessità per almeno tre settimane.

“Oggi prepareremo l’ordinanza e chi la vuole impugnare la impugni pur prendendosi le consequenziali responsabilità”, ha scritto sul suo profilo facebook.

La preoccupazione è per il numero di posti letto disponibili nelle rianimazioni degli ospedali. “Se le Regioni del centro-nord sono in emergenza, pur avendo dal punto di vista sanitario strutture all’avanguardia – continua con una nota ufficiale il primo cittadino – qui al Sud l’aumento del contagio sarebbe una tragedia annunciata. Da mie riservate notizie, in tutta la provincia di Messina ci sono appena 10 posti letto disponibili in rianimazione; in Sicilia saranno 70 in tutto. Ma anche se fossero 150 rispetto al rischio di una pandemia nel nostro territorio, cosa succederebbe? Attendo che qualcuno mi smentisca. Volete capirlo che qui l’aumento della diffusione del virus sarebbe una tragedia annunciata?

Questa sera, a partire dalle ore 19, il sindaco De Luca sarà in diretta Facebook dalla sua pagina ufficialeper la lettura dell’ordinanza che entrerà in vigore entro dopodomani. A tutti saranno date 24 ore di tempo per adeguarsi alle nuove misure.

“Il mio invito – conclude il sindaco  – è sempre lo stesso, buon senso. State a casa, evitate di prendere o diffondere il Coronavirus.

Intanto a Palazzo Zanca stanno preparando anche un piano straordinario di controllo del territorio. Cinque pattuglie ieri a monitorare, oggi saranno molte di più, quindici, venti per ogni turno. Che coprirà un arco temporale dalle 7 del mattino alla mezzanotte.

Ieri il sindaco, mostrando le immagini di una città deserta, ha però “denunciato” a presenza di furbetti come un ristorante e quattro pizzerie aperte oltre gli orari di chiusura. Un nodo da sciogliere anche quella delle consegne a domicilio, mentre si attendono provvedimenti anche per sale giochi rimaste  aperte.

De Luca anche ieri nel suo discorso serale su facebook è stato categorico sulla necessità di rispettare le ordinanze e ha fatto ancora riferimento ad un matrimonio che si è svolto il 7 marzo in città con invitati da Cologno Monzese (Milano), che in quei giorn era già zona rossa. Il parroco che lo ha celebrato si è messo in autoisolamento.

Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessore regionale agli Enti locali Bernardette Grasso: «In merito alle notizie riguardo il matrimonio celebratosi a Messina alla presenza di invitati da Cologno Monzese si precisa che la segnalazione circa i profili in contrasto con le norme di contenimento dell’epidemia di coronavirus in Italia deve essere inoltrata alla Prefettura di Messina. L’Ufficio territoriale del Governo ha infatti tutte le competenze per poter compiere le valutazioni che richiede il caso e adottare eventuali provvedimenti. Ricordiamo che coloro che hanno raggiunto la Sicilia dalle zone focolaio del Nord Italia hanno l’obbligo di porsi in autoisolamento e di dichiarare il proprio avvenuto rientro attraverso le modalità indicate da Governo e Regione Siciliana”.

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