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Cronaca

Nuovo Palagiustizia, comincia il conto alla rovescia per De Luca: “Sessanta giorni alla revoca dei protocolli d'intesa”

Il sindaco scrive ai ministeri di Giustizia e Difesa e all'Agenzia del Demanio sulla situazione di stallo delle procedure. La possibilità di rimettere tutto in discussione. A cominciare dalla realizzazione dell'ospedale Militare ai Magazzini di Gazzi

O entro 60 giorni si chiarisce tutto oppure il Comune si tira fuori dalla realizzazione del nuovo Palazzo di Giustizia. E’ l’ultimatum del sindaco Cateno de Luca che oggi ha scritto ai ministeri di Grazia e giustizia e della Difesa, all’Agenzia del Demanio e per conoscenza alla Prefettura, alla Corte d’Appello di Messina e al procuratore generale.

Oggetto: il nuovo palazzo di giustizia e l’avvio del procedimento di revoca del protocollo d’intesa del 9 febbraio 2017.

La decisione dopo che a luglio l’Agenzia del Demanio si era impegnata a produrre cronoprogramma e analisi dei costi del progetto previsto dal protocollo d’intesa firmato nel 2017 tra Comune, Agenzia del Demanio e ministeri della Giustizia e della Difesa per la realizzazione del nuovo palazzo di giustizia “Caserma Giuseppe Scagliosi”.

Sempre a luglio i sottosegretari dei ministeri interessati si erano detti disponibili a valutare la diversa proposta avanzata dall’attuale amministrazione restia a portare avanti il vecchio progetto da 17 milioni, in parte destinati alla realizzazione del nuovo ospedale militare.

Oggi, a distanza di mesi,  sul progetto che il sindaco di Messina definisce “in una fase embrionale” non è arrivata nessuna notizia dell’avvio del percorso amministrativo mentre è giunta la disponibilità da parte dell’Università di Messina a fornire al personale di Sanità dell’ospedale Militare, adeguata sistemazione nei locali del Policlinico, anche se “in via provvisoria”.

Una disponibilità valutata il 3 ottobre durante la Conferenza permanente  che ha messo in evidenza la situazione di criticità dei locali degli uffici giudiziari. Proprio nei giorni scorsi avvocati e personale che lavora negli scantinati di Palazzo Piacentini hanno protestato per le condizioni igienico–sanitarie precarie e anche per la presenza di topi. Da tempo chi passa negli scantinati ha la possibilità di leggere cartelli di protesta sulla presenza dei roditori che è diventato l’emblema delle carenze del Palazzo.

Si riapre con questa lettera di de Luca la discussione sulla realizzazione del Palagiustizia Bis che ha registrato più di una battuta d’arresto.

L’8 febbraio di due anni fa dopo anni di dibattito, infatti, era stata approvata la bozza del protocollo di intesa tra i ministeri, demanio e comune per la realizzazione del Nuovo Palazzo nell’area dell’ex ospedale militare di viale Europa.

Nel protocollo del 9 febbraio era previsto l’ampliamento a carico del Comune degli ex Magazzini Gazzi da mettere in uso alla Marina Militare come ospedale.

Il 21 marzo del 2017 è stato approvato lo schema di convenzione tra Comune e Agenzia del Demanio per regolare i rapporti tra i due enti – come ricorda il sindaco nella preavviso ai ministeri – Una procedura si è concretizzata con la sola trasmissione da parte dell’Agenzia del Demanio a maggio dello scorso anno, del progetto preliminare per la sistemazione degli ex Magazzini Gazzi che dovrebbero diventare il nuovo ospedale militare, mentre nulla è arrivato al Comune a tutt’oggi per quanto riguarda la Caserma Giuseppe Scagliosi. Una situazione di stallo che potrebbe diventare “l’occasione” per il Comune di rivedere l’intero progetto.

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