L'omicidio dell'ex poliziotto, Nucifora conferma le dichiarazioni: "Sono stato tradito da un fratello"
Il reo confesso ha risposto per un'ora alle domande della gip Misale. E ha confermato quanto già dichiarato ai carabinieri e al pm
“Ha avuto un momento di commozione solo quando gli ho detto che i figli gli vogliono bene e che sono accanto a lui, per il resto è stato lucido e sereno confermando tutto quello che aveva già detto al pubblico ministero”.
Un’ora è durato l’interrogato di convalida del fermo per Gaetano Nucifora, il 57enne che lunedì sera ha sparato e ucciso l'ex poliziotto 63enne Giuseppe Catania sul lungomare di Furci Siculo e ora accusato di omicidio volontario. Ad assisterlo il suo legale di fiducia, l'avvocato Gianni Miasi, che nei prossimi giorni chiederà una consulenza psichiatrica certo che il suo assistito non ha ancora elaborato pienamente il gesto compiuto. "Si è assunto le proprie responsabilità con la fermezza dimostrata quando si è costituito, solo il pensiero dei figli lo ha turbato", spiega l'avvocato. "Ha detto che si è sentito tradito da un uomo che considerava un fratello, una ferita che non ha retto".
La gip Claudia Misale si è riservata la decisione mentre oggi ci sarà un altro passaggio cruciale dell'indagine dei carabinieri gestita dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio e dalla sostituta Roberta La Speme con il conferimento dell’autopsia sul cadavere dell’ex poliziotto.
Il gip ha poi sciolto poi la riserva e deciso la custodia cautelare in carcere per l'omicida a cui è contestato anche l'aver agito per "motivi futili e abietti". "Sul punto - motiva il giudice - di recente, la Corte di Cassazione ha ribadito che "In tema di omicidio, configurabile l'aggravante dei motivi abietti o futili, caratterizzata dalla sproporzione tra movente e delitto, nel caso in cui la gelosia assume caratteristiche morbose e di ingiustificata espressione di supremazia e possesso" e che "la gelosia e la vendetta, dettate da un malinteso senso dell'orgoglio maschile colpito dall'infedeltà, costituiscono sempre passioni morali riprovevoli mai suscettibili di valutazione etica positiva".
Articolo aggiornato alle 19.30 del 5 ottobre 2023 // aggiunta decisione custodia cautelare in carcere