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Cronaca Ucria

Duplice omicidio ad Ucria e legittima difesa, slitta l'udienza al tribunale del Riesame

I legali del giovane di Paternò che è riuscito a strappare l'arma ai Contiguglia, hanno chiesto più tempo per esaminare il fascicolo di oltre mille pagine. Un caso che continua a far discutere mentre emergono nuove verità. E nuovi indagati

E’ stata rinviata al 23 settembre l’udienza al tribunale del riesame per il duplice omicidio commesso ad Ucria da Salvatore Russo (nella foto). A fare slittare l’udienza, fissata inizialmente giorno 16, la richiesta degli avvocati difensori del giovane di Paterno, Turi Leotta e Luigi Bellissima che hanno chiesto più tempo per esaminare il voluminoso fascicolo depositato dagli inquirenti. Oltre mille pagine di cui sono entrati in possesso sole ieri mattina e che dovranno adesso scrupolosamente valutare dopo il racconto e la testimonianza del proprio assistito, recluso adesso al carcere di Catania.

Con molta probabilità si insisterà sulla richiesta del riconoscimento della legittima difesa che secondo i legali resta il punto fermo di tutta la vicenda.

La storia è quella tragica della notte di Ferragosto, quando il giovane di Paternò in ferie nel comune dei Nebrodi ha sparato e ucciso Antonino e Fabrizio Contiguglia, zio e nipote, e ferito un terzo parente, Salvatore Contiguglia. Un omicidio scaturito da una lite per un parcheggio che i Contiguglia, uno dei quali, Domenico, già noto alle forze dell’ordine per reati di mafia, si erano ricavati abusivamente.

russo-ucria-2Dopo le prime indagini, è  risultato evidente che le vittime avevano organizzato una spedizione punitiva ma hanno avuto la peggio con la loro stessa pistola, quella che avevano portato con se per dare una lezione alla famiglia di Russo.

Dalle indagini non è escluso che vero bersaglio dei Contiguglia fosse il cognato di Salvatore Russo, Daniele Balsamo, 38 anni, che risuta a sua volta indagato perché coinvolto nella rissa. Anche Balsamo, infatti, difeso a sua volta dall’avvocato Luigi Bellissima, si trovava con lui in quel momento della sparatoria mentre in casa erano asserragliate le donne con i bambini piccoli.

Una indagine dai risvolti sempre più drammatici.
Stando a quanto ipotizzato dal titolare delle indagini, il sostituto procuratore di Patti Andrea Apollonio, sul fronte dei Contiguglia, il quadro sarebbe infatti ancora più complesso.  Ci sono, infatti, altri quattro indagati.

Si tratta di Giovanni Santino Contiguglia, 68 anni; Davide Contiguglia, 35 anni; Vittorio Contiguglia, 55 anni; e Salvatore Contiguglia, 43 anni, accusati di estorsione, violenza privata e di morte o lesioni come conseguenza di altro reato. A carico invece del solo Vittorio Contiguglia è stato ipotizzato anche il reato di minaccia. Contiguglia Davide, Contiguglia Vittorio, Contiguglia Salvatore (ferito la sera di Ferragosto), Contiguglia Antonino detto “Nuccio” (ucciso quella sera), Contiguglia Fabrizio (ucciso quella sera) sarebbero stati dunque gli esecutori materiali ma il mandante sarebbe stato Contiguglia Santino Giovanni.

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