Strage sui binari: cinque operai uccisi dal treno, la vittima più giovane è il messinese Kevin Laganà
Travolti alle spalle senza scampo, a mezzanotte, sulla linea ferroviaria Torino-Milano da un convoglio che procedeva a tutta velocità. Resti umani anche a 300 metri dal punto dell'impatto
C'è anche un giovane messinese fra le vittime che hanno perso la vita sulla linea ferroviaria Torino-Milano. Aveva appena 22 anni Kevin Laganà, da tempo residente a Vercelli con la famiglia. Il più giovane di cinque operai che hanno perso la vita nella strage intorno alla mezzanotte: investiti e uccisi a Brandizzo, a una ventina di chilometri dal capoluogo piemontese.
Le vittime sono addetti alla manutenzione, dipendenti di una ditta esterna delle Ferrovie. La dinamica - scrive Today.it - è ancora al vaglio degli inquirenti, ma sarebbe chiara, mentre non lo sono le cause della sciagura. Si può ipotizzare un errore di comunicazione, ma le indagini sono solo all'inizio.
Kevin Laganà, aveva festeggiato il compleanno a luglio. Dopo le scuole aveva iniziato, nel 2019, a lavorare per la ditta Sigifer di Borgo Vercelli. Molto legato alla famiglia, al fratello Antonio e al padre Massimo scriveva: "Tu sei la cosa più importante che abbia nella vita. Il miglior padre che si possa avere".
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I lavoratori sono stati investiti e uccisi da un locomotore addetto alla movimentazione dei vagoni, una vettura di servizio. Altri due operai della squadra, che stavano lavorando poco distanti, hanno evitato l'impatto con la motrice per un soffio: sono praticamente illesi. Scene terribili, resti umani anche a 300 metri dal punto dello schianto. In stato di choc il macchinista del treno, visitato da un'ambulanza sul posto e mandato a casa, che guidava con in cabina un secondo collega.
Il convoglio tecnico, non in servizio, che trasportava una dozzina di vagoni da Alessandria verso Torino era in transito in stazione (si ipotizza che procedesse quindi a velocità molto elevata, superiore forse anche a 150 chilometri orari): si è fermato a circa un chilometro dal punto di impatto, secondo quanto riporta TorinoToday, che pubblica le immagini del convoglio. Alcuni detriti causati dall'incidente hanno investito le auto parcheggiate nelle vicinanze della stazione.
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Sul posto sono intervenuti, oltre ai sanitari, squadre di vigili del fuoco dai distaccamenti di Torino Stura, Volpiano e Chivasso, i carabinieri della compagnia di Chivasso e gli agenti della polizia ferroviaria di Torino, a cui competono le indagini sull'accaduto, coordinate dalla pm Giulia Nicodemi della procura di Ivrea. La zona dove è avvenuto il disastro sarebbe completamente illuminata, secondo le prime informazioni.
I nomi delle vittime: chi sono gli operai morti a Brandizzo
Le vittime, che avevano appena iniziato un intervento di sostituzione di alcuni metri di binari ammalorati che si sarebbe dovuto concludere in alcune ore, erano dipendenti di una ditta esterna al gruppo Ferrovie dello Stato, la Sigifer di Borgo Vercelli (Vercelli). I nomi degli operai deceduti a Brandizzo: Kevin Laganà, 22enne messinese residente a Vercelli; Michael Zanera, 34enne di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43enne di Brandizzo; Giuseppe Aversa, 49enne di Chivasso; Giuseppe Saverio Lombardo, 52enne di Marsala residente a Vercelli. Sono tutti morti sul colpo.
Chi sono le vittime
"La dinamica di quanto accaduto è al vaglio delle autorità competenti e di Rete Ferroviaria Italiana - scrive il gruppo nel confermare la notizia -. Rfi esprime profondo dolore di fronte a quanto accaduto e porge il proprio cordoglio e la vicinanza ai familiari degli operai deceduti".
Il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, medico, si è precipitato sul posto: "Si tratta - ha detto - di una tragedia enorme. Un collega tra i soccorritori mi ha detto di avere visto resti umani anche a 300 metri dal punto dell'impatto, una scena da brividi".
L'identificazione e il recupero delle salme
Immediati i soccorsi: si sono mobilitati ambulanze e vigili del fuoco. Trenitalia ha sospeso la circolazione dal momento dell'incidente sulla Torino-Milano. I treni intercity e regionali possono subire ritardi, cancellazioni, limitazioni di percorso e sostituzioni con bus.
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